Anzio- Spedizioni caos, il dirigente dell’Area Economica precisa

Riceviamo e pubblichiamo

villa-sarsina4In riferimento al Vostro articolo titolato “Spedizioni caos, il Comune di Anzio ha speso più di quello che ha impegnato”, il Dirigente dell’Area Economica del Comune di Anzio rettifica e precisa:

Non vi sono “norme violate” nell’esecuzione del contratto di spedizione sottoscritto con Ultima srl, in seguito alla relativa gara.

Gli estensori dell’articolo sembrano molto ben informati, su una serie di dettagli puntuali che richiamano con dovizia di particolari. Pare tuttavia che omettano, o forse non dispongono di ulteriori dettagli decisivi nella vicenda contrattuale.

L’attività di spedizione, nel corso dell’esercizio 2017, ha avuto un significativo incremento rispetto agli andamenti medi degli scorsi anni. Il fenomeno è stato determinato da un incisivo impulso dato all’attività di recupero tributario gestita totalmente con risorse interne.

Notizie certe in merito non erano disponibili all’atto della stima dei volumi di posta da porre in gara. Non a caso tuttavia il provvedimento di aggiudicazione aveva impegnato la somma contrattuale per la prima annualità e prudentemente prenotato le somme per eventuali incrementi, già sull’annualità 2017.

Il totale di n. 230.000 pezzi non solo non è stato ancora raggiunto, ma ha piena copertura giuridica e contabile, anche nell’esercizio 2017, proprio in virtù dell’atteggiamento prudenziale tenuto dagli uffici competenti (Segretariato Generale e Area Economico Finanziaria – Servizio Complesso Tributi).

Tali uffici, proprio ora, a fine esercizio come programmato, hanno tirato le somme e preso atto della necessità di bandire una nuova procedura.

Il contratto sottoscritto con Ultima srl va soggetto a due termini:

1) i 230.000 pezzi;

2) i due anni di durata.

Ne discende che avrebbe potuto protrarsi oltre i due anni, ove a tale scadenza non fossero stati effettuati invii per n. 230.000 pezzi, o concludersi prima dei due anni, ove i 230.000 pezzi fossero stati inviati prima dei due anni.

La seconda delle due ipotesi è quella che si sta verificando ed a fronte della quale gli uffici, secondo tempi e modalità di verifica già programmati, stanno attivando le nuove procedure, per garantire continuità al servizio di spedizione della posta ordinaria e di quello derivante dall’accertamento dei tributi.

 

Prendiamo atto delle precisazioni e del fatto che si bandisce una nuova procedura. Non avevamo tutti i torti…