A Nettuno la sosta selvaggia degli autoveicoli è cosa normale. Ci sono auto parcheggiate sui marciapiedi ad ogni ora, strade che diventano parcheggi abusivi, dal mattino alla sera, con i pedoni spesso costretti a camminare in strada.
Un problema che sembra passare inosservato, dato che le sanzioni si vedono raramente, o comunque non sembrano sortire alcun effetto. La carenza cronica di parcheggi aggrava notevolmente la situazione. Tante le segnalazioni ai giornali locali. Moltissimi i pedoni arrabbiati che dicono: “Sono talmente tante le infrazioni che addirittura i vigili non le notano più, passano davanti alle macchine parcheggiate in doppia fila, o sulle strisce e neanche se ne accorgono”. Certo lasciare l’auto ovunque è più comodo ed economico, vuoi mettere fermarsi a parlare con un amico, o sostare proprio davanti al proprio negozio, “Tanto non si paga perché si sta fuori dalle strisce blu” “ E poi degli altri chi se ne frega”.
Pensiamo ai notevoli disagi che sosta selvaggia crea alla cittadinanza, auto parcheggiate sui marciapiedi che intralciano gli utenti più deboli: disabili, mamme con i passeggini, o semplici cittadini desiderosi di una passeggiata. Auto in doppia fila che rendono poi molto difficoltosa la circolazione stradale, la rallentano, la intralciano. Senza dimenticare l’odiosa infrazione, raramente sanzionata, di chi parcheggia sugli spazi riservati ai disabili senza averne i requisiti. Per la maggior parte dei cittadini, si sa, l’educazione civica è solo una materia scolastica di minore importanza, pensare anche agli altri, rispettare gli spazi pubblici, non è cosa da furbi . Figuriamoci il rispetto del codice della strada. I Vigili Urbani e l’Amministrazione comunale sembrano essere molto tolleranti verso queste infrazioni che,
troppo spesso, sono derubricate, anche dall’opinione pubblica, a semplici esempi di mal costume. E si arriva all’assurdo che chi chiede il rispetto della regole viene deriso, il cittadino che segnala un’infrazione “è un romp……..i”. Ma quando un pubblico ufficiale, tollera determinate infrazioni, sia esso un vigile o un amministratore, agendo in maniera discrezionale, chiudendo un occhio, perde l’autorevolezza e la stima della funzione che svolge. (cp)