Cinque nettunesi campioni d’Europa con la nazionale cadetti

Grande prestazione della nazionale italiana cadetti che sul diamante di Brno si è laureata campione d’Europa. Grandi protagonisti nel roster azzurro i cinque cadetti della franchigia Nettuno Elite. Roberto Rodo ha firmato la vittoria nella finale contro la Repubblica Ceca, Sergio Cestarelli miglior battitore azzurro con .462 di average e premiato come miglior battitore dell’Europeo. Con loro anche Alessandro Ciarla, Leonardo Colagrossi e Giovanni D’Angelo.

Da Fibs.it a firma di Fabio Ferrini la cronaca della finale tra l’Italia e la Repubblica Ceca:

 

L’Italia si laurea Campione d’Europa Cadetti superando una Repubblica Ceca coriacea che rende il finale di partita al cardiopalma ma che si deve arrendere di fronte al carattere e alla voglia degli azzurri che hanno la capacità prima di rialzarsi e poi di contenere l’ultimo disperato tentativo di rientro dei padroni di casa.

ItaliaRepubblica Ceca danno vita ad una finale degna ti tale nome perché ne viene fuori una partita intensa, piena di emozioni e che regala brividi fino alla fine e conferma come di fronte si trovino le due migliori squadre del torneo. Ne esce vincitrice la squadra guidata da Dimes Gamberini che porta l’Italia un passo davanti a tutte le rivali con il quarto titolo continentale di categoria, con Olanda e Repubblica Ceca ferme a quota tre.

Ancora una volta, come nella semifinale del mattino, gli azzurri dimostrano un carattere da fare invidia perché in due sole riprese rimettono in piedi una gara che si era complicata non poco. Infatti da una parte le mazze della Repubblica Ceca, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, trovano le misure ai lanciatori azzurri portandosi sul 4-0, dall’altra il lanciatore mancino scelto dal manager di casa come partente, Lukas Ercoli, domina sugli azzurri lasciando qualche base ball qua e là ma senza concedere una valida per oltre quattro riprese.

La voglia di non lasciarsi sfuggire il titolo proprio sul traguardo porta gli azzurri a reagire a cavallo di quinta e sesta ripresa. Tutto parte dalla valida di Adorni che, con D’Angelo in base, rompe la no-hit di Ercoli e lo costringe a scendere dal monte. La furia delle mazze italiane si abbatte prima su Chilar, che prende due singoli al centro e lascia la pedana senza nemmeno un eliminato, poi su Mostek. Un break che vale il vantaggio dell’Italia (5-4). Nella sesta ripresa gli azzurri continuano a mettere pressione ai lanciatori cechi, piazzano corridori in prima e seconda e costringono il manager ceco a ricorrere di nuovo al bullpen. E’ il turno di Rovny che però trova sì un’eliminazione ma poi riempire le basi. Garbella va nel box e con uno strike sul conto tocca un gran legno fra esterno centro ed esterno destro, una battuta che gli permette non solo di spingere a casa i compagni, ma anche di completare il giro della basi per un homerun interno che spiana la strada agli azzurri (9-4).

La partita sembra chiusa ed invece questa volta a vendere cara la pelle è la Repubblica Ceca.Rodo, entrato nella situazione di massima emergenza al quinto inning al posto di Luciani, dopo aver messo un freno all’attacco ceco, ha un calo, dovuto alla stanchezza per aver lanciato anche al mattino contro l’Olanda. Sorretti dal numeroso pubblico, circa 500 persone, i padroni di casa non si lasciano sfuggire l’occasione e riaprono la gara a suon di valide, l’ultima delle quali, il doppio di Ondra, fa calare il sipario sulla partita del lanciatore nettunese. Con corridori in seconda e terza ed una sola eliminazione, Gamberini decide di affidarsi al braccio, già impiegato anche lui al mattino, di Gabriele Quattrini. Da buon capitano il pitcher azzurro si carica la squadra sulle spalle e a suon di fastballslider regala la vittoria all’Italia lasciando la piatto prima Ercoli e poi Muzik con solo otto lanci.

All’ultimo giro di mazza del battitore ceco esplode la gioia del dugout azzurro che può festeggiare una vittoria sofferta ma meritata, con l’onore delle armi ai padroni di casa della Repubblica Ceca.