Di Claudio Pelagallo
ASL RMH blocco delle prenotazioni per molti esami, maglia nera nella nostra regione all’Azienda Sanitaria Locale che va dai Castelli Romani al Litorale. Prenotazioni non disponibili per: ecografia all’addome, ecocolordoppler delle carotidi, risonanza magnetica della colonna, Tac del capo, mammografia bilaterale, per molte altre prestazioni tempi di attesa fino a due anni. Liste di attesa per lo più illegali, perché, secondo ‘Piano Nazionale sul contenimento delle liste d’attesa per il triennio 2010-2012’, le prestazioni diagnostiche dovrebbero essere eseguite in 60 giorni, ma si sa la demagogia e i proclami usati dal centrodestra per vincere le lezioni, alla prova dei fatti non reggono. Gli abitanti del Lazio sono gli Italiani che pagano più tasse e con un servizio sanitario che non garantisce loro le cure. Il piano di rientro, costringe i cittadini a pagare anche le addizionali su Irpef ed Irap, oltre ai recenti ticket sulle ricette. I provvedimenti ‘lacrime e sangue’ adottati dalla ex sindacalista ora Presidente della Regione Renata Polverini fanno acqua da tutte le parti. Con la riduzione del personale medico e paramedico, il taglio dei posti letto negli ospedali ed il taglio dei servizi, i risparmi hanno colpito oltre alle categorie più deboli, pensionati, malati cronici, tutti i cittadini che necessitano di cure mediche, con l’aumento dei tempi di attesa che si sono allungati a dismisura, soprattutto per gli esami diagnostici attraverso le immagini. Per i cittadini del Lazio quindi più tasse meno servizi, mentre in un paese normale, una persona che paga di più, dovrebbe ricevere servizi migliori; invece, i soldi che i cittadini pagano in più, servono solo a coprire le inefficienze, l’incapacità, le ruberie, il mantenimento della parentopoli. Perché i tagli nella sanità sono obbligatori ma le spese per alimentare il sottobosco politico non si discutono. E’ di pochi giorni orsono la notizia che Sergio Marchi, ex assessore di Alemanno, è finito a fare il capo della segreteria di Isabella Rauti, consigliere regionale Pdl, membro dell’ufficio di presidenza della Pisana e moglie del sindaco. Percepirà 86 mila euro lordi annui, 43 mila di “base” più altri 43 mila di “indennità ad personam”. La Polverini, quella che in campagna elettorale gridava contro gli sprechi della politica sale su un elicottero noleggiato dalla regione Lazio per la campagna antincendi, per partecipare a Rieti (sessanta chilometri da Roma) alla fiera del peperoncino, costo del volo 15 mila euro. Che la Polverini fosse un bluff, purtroppo i cittadini del Lazio se ne stanno accorgendo solo ora, ora che subiscono le conseguenze del governo regionale targato Berlusconi.