Playoff…tutto può ancora accadere!

Gare equilibrate, decisioni agli extrainning, partite tese, intense. Questo sta esprimendo il round robin di semifinale della IBL, ed il bello è che nell’ultimo turno tutto ancora può accadere. Si perché, chi con maggiori probabilità, chi con meno, tutte e quattro le protagoniste possono accedere alle Italian Baseball Series. Questo grazie soprattutto alla vittoria conquistata sabato notte dal Nettuno al Gianni Falchi di Bologna, un successo che ha lasciato aperte ancora tante vie per arrivare alla finalissima sia per il team di Bagialemani sia per le altre pretendenti. In particolare, per Bologna e Parma, la prima perché adesso ha il compito più difficile, quello di affrontare la corrazzata San Marino, la seconda perché deve affrontare il Nettuno ancora in pieno clima playoff. Andando a dare uno sguardo ai possibili scenari, sono proprio Bologna e Parma le più a rischio nell’eventualità di un colpo di coda del Nettuno nell’ultimo turno di semifinale. Molto più tranquillo Bindi ed il suo San Marino che rischia solo se il Parma fa lo sweep a Nettuno e perde la serie contro il Bologna, in quel caso arrivando pari ai felsinei sarebbero fuori per la sconfitta nello scontro diretto. Nell’eventualità di parità tra tutte e quattro al termine del round robin, con il 2-1 per Bologna ed il 2-1 per Nettuno nell’ultimo turno, il San Marino sarebbe comunque in finale e per la seconda finalista si andrebbe al conteggio dei punti subiti. Insomma il San Marino rischia grosso solamente nel caso in cui subisse lo sweep per mano del Bologna e se il Parma vince tre partite allo Steno Borghese con i Titano Bombers sconfitti 2-1 dai bolognesi. Interessante la situazione con l’eventuale arrivo a pari merito tra Bologna, Parma e Nettuno. Caso che si verificherebbe con il 2-1 a favore di Nettuno sul Parma e con il 2-1 a favore di San Marino sul Bologna. In questa eventualità, San Marino in finale, e si andrebbe al conteggio dei punti subiti negli scontri diretti tra Nettuno, Bologna e Parma. Prima del trittico finale i ducali hanno subito 12 punti dal Bologna, il Nettuno 13. La squadra di Nanni, che ha già incontrato sia Nettuno che Parma, ha subito in totale 26 punti nei sei scontri diretti. Questo significa che il Nettuno, nel caso di arrivo a pari merito a tre, si qualificherebbe alla finale solo se nei tre match contro il Parma subisce al massimo 12 punti totali, stesso discorso per il Parma che invece ne può subire 13, in sostanza chi tra Nettuno e Parma riesce a subire meno punti dei 26 del Bologna va in finale. Discorsi questi che andrebbero per le lunghe nel caso fossero pari anche i punti subiti. In questo caso si andrebbe al conteggio dei punti realizzati negli scontri diretti. L’attuale situazione è anche in quel caso ai limiti della parità. Eventualità estrema si andrebbe al conteggio dei punti subiti in tutto il round robin di semifinale, in questo caso, ad oggi, il Nettuno sarebbe in vantaggio sia sul Bologna che sul Parma, ma ci sono ancora tre gare da giocare. Un po’ intrecciati questi discorsi, ma una cosa emerge da tutto questo. Che nonostante la classifica, il Nettuno, grazie all’ottima condizione del suo monte di lancio che non ha subito tanto e che è il migliore del girone di semifinale, è ancora in corsa. Ed ha la forza per provarci, per sconfiggere il Parma e far diventare sorprendente questa stagione. I lanciatori sono da finale, lo dicono i numeri, sono i migliori di tutti in questo girone di semifinale, ed ora c’è anche una risorsa in più, quel Fernando Gutierrez che nessuno si aspettava, cresciuto tanto da fare una gran figura anche da partente. Bravo Bagialemani a dargli fiducia, bravo Claudio Scerrato a farlo trovare pronto e migliorato. Ha fatto passi da gigante lo spagnolo, che ora trova con molta più facilità la zona dello strike, cosa che nel passato gli riusciva sempre con difficoltà e con problemi di controllo. Serve un attacco più continuo e capace di cambiare l’inerzia delle partite, questo è stato il grande problema di Bagialemani in questa stagione, ed ora nei playoff questa mancanza sta venendo fuori con maggiore effetto sui risultati. Nei momenti decisivi, quelli in cui si deve dare il colpo di grazia, quelli in cui serve il clutchman, questa squadra si perde. Per un semplice motivo. Non c’è in questo Nettuno un battitore capace di esserlo. Non lo è Juan Camilo, non lo è mai stato nelle precedenti stagioni a Nettuno, non lo è stato nel Parma lo scorso anno quando giocò i playoff sottotono. Non lo è Olmo Rosario, o almeno non lo è stato fino ad oggi, entrato in uno slump clamoroso appena iniziata la post-season. Non lo è Giuseppe Mazzanti, ci dispiace constatarlo, ma le sue prestazioni sono sotto gli occhi di tutti. Perché quando si parla di clutchman si ha un modello su tutti. Jairo Ramos, uno che fa la differenza, soprattutto quando serve, in quei momenti caldi, decisivi. Purtroppo un giocatore così non ci si diventa, ci si nasce. Ci vogliono carattere, grinta e tanta, ma tanta personalità. Da mercoledì sera, vogliamo essere smentiti, vogliamo vedere il Nettuno volare verso un traguardo clamoroso, spinto dei suoi giovani che stanno facendo bene come Caradonna, Retrosi e Sparagna. E finalmente spinto dai suoi battitori più pericolosi, quelli che sono mancati in questa post-season, segnali importanti di ripresa sono già venuti da Camilo e Rosario sabato sera a Bologna. Vogliamo all’appello anche il capitano, il suo giro di mazza può cambiare le sorti di questi playoff.