Retrosi e Sparagna esaltano un Nettuno emozionante!

Emozionante, incredibile, pazzesco Nettuno! Questa squadra è speciale, perché riesce a mascherare le sue lacune come la poca consistenza del suo attacco, con una straordinario carattere, con la forza di non mollare mai, con la capacità di tirare fuori gli artigli quando il clima diventa infuocato. Come quello dello spettacolare Steno Borghese di questa notte. Favoloso, non ci sono altre parole per definirlo, vicino al suo Nettuno, a coccolarlo, a tenerlo in vita con il suo calore, con il suo boato quando Vinicio Sparagna ha riportato in parità la partita nel nono inning. Almeno in 4000 sugli spalti a gridare “Nettuno, Nettuno” in un finale di partita che ha fatto rivedere  al baseball italiano cosa significa giocare un playoff a Nettuno. Poi la vera e propria esplosione quando Ennio Retrosi, ha tirato fuori gli artigli ed ha graffiato in maniera decisiva i campioni d’Italia del Parma. Una linea sul cuscino di prima base su cui Sambucci non poteva più fare nulla, mentre Paolino Ambrosino arrivava a casa base tra il delirio dello Steno Borghese. Vinicio Sparagna ed Ennio Retrosi sono gli eroi di questa bellissima notte nettunese, il simbolo di questo Nettuno, giovane e con una voglia di vincere che riesci a percepirla, la vedi quando quei ragazzi escono dal dugout e festeggiare, vedi un gruppo unito che si esalta quando sente quella bolgia del suo stadio che li chiama che li sostiene.  Sta giocando una stagione esemplare Vinicio, ragazzo umile e troppo spesso lontano dalle luci della ribalta. Le merita Vinicio, le merita per come sta in campo con la casacca del Nettuno. Non è la prima volta che è decisivo, proprio contro il Parma nel finale di regular season decise una partita fondamentale per la qualificazione del Nettuno. Gioca determinato, non sbaglia una palla in difesa. Come Ennio, che ancora una volta ha strappato applausi con una sliding catch all’esterno centro. E’ cresciuto nei Lions Retrosi, e come un leone pronto ad afferrare la preda ha mostrato gli artigli nel decimo attacco del Nettuno.

La Danesi  ha fatto sua gara1 per 4-3 al decimo inning, ed è la terza volta che la Danesi va agli extrainning. Questa volta ha vinto, meritatamente, riaprendo in maniera decisa il discorso qualificazione, ora Bologna e Parma tremano, a loro non sono più permessi altri passi falsi. Soprattutto ai Ducali che oggi hanno visto sfuggire di mano una vittoria che era lì ad un passo. Questi sono brutti colpi sul morale in un playoff così tirato ed equilibrato.

La partita. Grande equilibrio per cinque inning con il dominio assoluto dei due partenti Kris Wilson e Marco Grifantini e gara inchiodata sullo 0-0. Batteva di più il Parma ma un doppio gioco difensivo e l’ottimo Wilson non concedevano punti. La Danesi invece aveva grandi problemi con Grifantini, l’italo-americano subiva la prima valida della partita da Olmo Rosario nel quinto attacco nettunese che era anche il più pericoloso della partita. Singolo di Rosario, dopo la base a Mazzanti,  bunt di sacrificio di kelli Ramos reso vano dalla lenta corsa di Mazzanti verso la terza che facilitava l’eliminazione del capitano. Grifantini si complicava la vita e  colpendo Sparagna caricava le basi. Il partente del Parma veniva però graziato dalla battuta in doppio gioco di Renato Imperiali. Il Nettuno sprecava ed il Parma ne approfittava, era ancora una volta Alex Sambucci a leggere bene la curva di Kris Wilson ed ancora una volta batteva un solohomer che portava avanti il Parma. Settimo inning, dopo i singoli di Zileri e De Simoni e con due out, Claudio Scerrato saliva sulla collinetta e toglieva dalla partita Kris Wilson, l’uscita dal campo del pitcher di Washington era accompagnata dal lungo appaluso dello Steno Borghese a rendere onore all’ennesima ottima prestazione di Wilson. Saliva sul mound Remigio Leal che subiva una valida interna fortunosa di Yepez che caricava le basi, il solito Rodney Medina, puntuale e produttivo con gli uomini in base, toccava in valido per i due punti a casa che potevano tagliare le gambe a qualsiasi squadra. Al Nettuno no! A questo Nettuno battagliero e grintoso ci vuole ben altro. Seconda parte settimo. Dopo quattro ball a Juan Camilo e finalmente un doppio di Mazzanti finiva anche la partita di Grifantini, lo rilevava Justin Cicatello che lasciava al piatto Rosario per il primo out. La ground ball di Ramos valeva il primo punto della Danesi ed il secondo arrivava dopo un errore di tiro di Yepez, 3-2 e l’atmosfera allo Steno Borghese diventava ancora più calda della giornata d’agosto di oggi. Il Parma non pungeva più in attacco ben controllato da Remigio leal che subiva solo un singolo di Dallospedale nell’ottavo. Al nono dopo due eliminati ed una base concessa a Yepez scendeva anche lo spagnolo rilevato da Fernando Gutierrez che chiudeva l’attacco del Parma con una battuta profonda in foul presa al volo da Vinicio Sparagna. Seconda parte del nono inning, con due eliminati, Rosario batteva un singolo al centro, Cicatello aveva difficoltà di controllo e lanciava quattro ball a Ramos che veniva sostituito da Grimaudo.  Con due uomini in base Vinicio Sparagna pareggiava la partita con un singolo che faceva infuocare lo stadio nettunese. Si andava agli extrainning. Fernando Gutierrez diventava ancora protagonista, grande strike out a Sambucci, Munoz era eliminato al volo da Ambrosino e bella chiusura con il K a Dallospedale. Il decimo attacco del Nettuno vedeva D’Amico sul monte di lancio del Parma, il secondo rilievo di Gerali veniva subito toccato in valido da Ambrosino, preciso e puntuale il sacrificio di Mirco Caradonna che portava l’esterno nettunese in posizione punto, l’atmosfera era emozionante, tutto lo stadio ad accompagnare il turno in battuta di Ennio Retrosi. Il giro di mazza del giovane esterno era un lungo linea imprendibile per Sambucci e lanciava a casa base il punto della vittoria. Il resto è difficile da raccontare, bisognava stare allo Steno Borghese per capire cosa si prova in momenti come questi in uno stadio infuocato e con una squadra in campo come il Nettuno di oggi. Stupendo è dire poco. Per questo a nulla serve sapere quante valide sono state battute, o quanti errori sono stati fatti. Questa notte abbiamo visto un grande Nettuno vincere ed emozionare, punto e basta!