Regione Lazio. ‘Torno subito’ un aiuto ai giovani che vanno all’estero e tornano in Italia più competenti

Ecco tutte le informazioni per partecipare al progetto che aiuta i giovani fino a 35 anni a fare un’esperienza di lavoro o di studio all’estero. L’obiettivo? Riportare in Italia nuove competenze

C’è tempo fino al 5 Maggio per partecipare a ‘Torno subito’, il progetto della Regione dedicato ai giovani universitari o laureati di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sostenere chi vuole fare un’esperienza di studio o lavoro all’estero a condizione che poi torni in Italia. Possono partecipare studenti universitari o laureati di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residenti o domiciliati nel Lazio da almeno 6 mesi. Per l’invio dei progetti ci sarà tempo dal 25 Marzo alle ore 12 del 5 Maggio 2014. I progetti, della durata di un anno, dovranno essere strutturati in due fasi e concludersi entro il 30 settembre 2015. La prima fase, all’estero o in un’altra regione, ha lo scopo di favorire l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità professionali. I giovani partecipanti, infatti, avranno la possibilità di fare diverse esperienze di lavoro e formazione anche attraverso master e corsi di specializzazione. Questa fase potrà durare al massimo 8 mesi. La seconda fase, nel Lazio, ha due obiettivi. Uno è quello di favorire l’incontro di questi giovani con la realtà lavorativa della regione, l’altro di riutilizzare sempre all’interno del Lazio le competenze acquisite in altri contesti. Questa fase durerà minimo 4 mesi. I partners dei progetti. Ognuno dovrà averne due, uno per la prima fase e uno per la seconda. In particolare, i partners possono essere enti sia pubblici che privati: organismi formativi, imprese private, cooperative, scuole e università, centri studi, centri di ricerca, associazioni, enti del terzo settore, organizzazioni non governative e fondazioni. Le borse di lavoro o di studio. Nella prima fase, i vincitori otterranno dei contributi per vitto, alloggio e spostamenti. L’entità varierà a seconda del luogo prescelto. In questa fase potranno essere finanziate, per un importo massimo di 7.000 euro, anche le spese per corsi di formazione e master. Nella seconda fase, quella che si svolgerà nel Lazio, i vincitori riceveranno un’indennità di 400 euro mensili. “Diamo una bella opportunità a tante ragazze e ragazzi che non avrebbero le possibilità economiche necessarie- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è un progetto molto innovativo, e sono orgoglioso di poter dire che l’abbiamo finanziato con i fondi europei della vecchia programmazione. Fondi che stavano tornando a Bruxelles perché non erano stati spesi – ha aggiunto Zingaretti- e quindi anche per questo ha un doppio valore”. “È solo l’inizio – ha detto Massimiliano Smeriglio, vicepresidente e assessore alla formazione, che ha aggiunto: vorremmo dedicare a questo progetto una parte consistente del Fondo sociale europeo, questo ci permetterà di parlare a circa 10 mila ragazzi nel Lazio, a cui faremo un’ unica richiesta; tornate e investite quello che avete appreso nel nostro territorio, perché ne abbiamo bisogno“.

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