Il bilancio di una settimana di attività. Il Comune di Anzio e la Polizia Locale comunicano i primi dati emersi dal lavoro effettuato dai nuovi ispettori ambientali comunali dall’inizio di luglio. Sono 15, a rotazione nel centro storico di Anzio, al lavoro sia nel centro storico che nelle zone periferiche maggiormente esposte a trasformarsi in discariche a cielo aperto, dove vengono conferiti rifiuti urbani di ogni genere. Un problema serio, che coinvolge tutto il territorio, e che si sta cercando di arginare intensificando i controlli e multando chi scarica abusivamente. Nel centro storico di Anzio, in questi primi giorni di luglio, tra via Fanciulla d’Anzio, via Ambrosini, via XXI Aprile, via Aldobrandini, via Flora, sono stati sanzionati in via preliminare i proprietari di 15 veicoli che hanno scaricato sacchi di rifiuti indifferenziati in prossimità dei cassonetti, diffidate 40 persone residenti, ma che scaricavano fuori l’orario consentito. Nella zona di confine tra via Cupa e via Flora, è stata rilevata la presenza di cittadini non residenti ma provenienti da Nettuno che tentavano di scaricare le buste di immondizia nei cassonetti del luogo. Per quanto riguarda i cassonetti posizionati nella dorsale via Ambrosini-via Aldobrandini-via Fanciulla d’Anzio, gli stessi sono stati oggetto di conferimento abusivo da parte di cittadini anziati residenti in zone dove è partita invece la raccolta differenziata. Discorso diverso per la periferia, a via dei Faggi, piazza Roma, via della Lottizzazione, via Stradone Sant’Anastasio, via delle Begonie,via Letizia in Fiore, via dei Frassini e zone limitrofe, sono stati assegnati in diversi giorni e orari 25 ispettori a rotazione, che hanno sanzionato in via preliminare 9 autocarri rilevati con un carico di calcinacci o potature palesemente superiore ai 30 kg privi del formulario trasporto rifiuti. Sono stati segnalati 68 veicoli che hanno scaricato rifiuti urbani di ogni genere e sono stati segnalati fotograficamente 35 veicoli che trasportavano sacchi di potature o calcinacci, soprattutto nella zona di Cincinnato a mare e Lavinio dorsale Ardeatina. “Questa piaga di degrado ambientale – spiegano dalla Polizia locale – dai rilievi ed accertamenti effettuati sinora dagli Ispettori Ambientali comunali, si concretizza sulla presenza di numerosi pseudo ditte prive di ragione sociale e partita iva composta soprattutto da individui di varie etnie che , specialmente nelle residenze estive di Cincinnato, Lavinio Mare e Lido dei Pini, a causa dell’esigua richiesta economica vengono assoldati dai proprietari di ville con giardini, con il conseguente abbandono dei rifiuti vegetali, ingombranti e quant’altro nelle suddette zone”. Dall’amministrazione promettono tolleranza zero verso gli incivili e “chi si rende protagonista di simili comportamenti che deturpano il nostro territorio e danneggiano l’immagine della nostra città che, per la maggior parte, è fatta da cittadini onesti che rispettano l’ambiente e pagano i servizi per avere un territorio ordinato e pulito”.
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