Riprendiamoci la crescita, sì della Cgil al referendum contro il Fiscal Compact

La Funzione Pubblica Cgil aderisce e sostiene i 4 Referendum contro il Fiscal Compact.  Appello ai lavoratori per firmare i 4 referendum contro le politiche europee di austerità

 Le politiche europee di austerità hanno prodotto soltanto tagli indiscriminati allo stato sociale, assenza di investimenti pubblici e privati, aumento della disoccupazione. Queste politiche fallimentari hanno colpito, in Italia e in altri Paesi, la spesa pubblica, i servizi pubblici, le lavoratici e i lavoratori pubblici e il risultato è un quadro economico e sociale insostenibile, che apre rischi futuri ancora più insostenibili. Il rispetto del Fiscal Compact – il cosiddetto “Trattato sulla stabilità”- costringerà il Governo italiano a praticare ulteriori drastiche politiche di austerità, per i prossimi due decenni. Si tratta di impegni che tecnicamente non possono essere rispettati, a meno di volere trascinare il Paese in una prolungata recessione dagli effetti sociali devastanti. Se li rispetteremo, vorrà dire rinunciare ai servizi sanitari così come li conosciamo oggi, vorrà dire assistere al degrado dei nostri comuni, vorrà dire addio ai contratti pubblici. Insomma, il Fiscal Compact disegna un sentiero impercorribile. È indispensabile che l’Italia e l’Europa abbandonino al più presto questo percorso. Per questo, la Funzione Pubblica Cgil e i suoi dirigenti nazionali e locali hanno sottoscritto l’appello allegato, rivolto agli iscritti e ai lavoratori, a sottoscrivere i referendum contro il Fiscal Compact. Sul sito http://www.referendumstopausterita.it/ potrete trovare il materiale informativo e le iniziative in corso e programmate per la raccolta delle firme. In particolare, nella pagina  ttp://www.referendumstopausterita.it/firme/ potrete trovare, in particolare per la città di Roma, “dove e quando firmare”.

La Funzione Pubblica Cgil di Roma e del Lazio