Pubblicato il bando per gli affitti 2013, con i contributi integrativi regionali per il pagamento dei canoni di locazione privata. Non è un panorama roseo quello relativo alla scorsa annualità, che deve fare i conti con la riduzione dei finanziamenti statali e della possibilità per le regioni di individuare le priorità di utilizzo delle risorse assegnate. L’accesso ai contributi è stato limitato dunque a determinate categorie di beneficiari in condizioni di particolare debolezza sociale. Potranno essere accolte, si legge nel bando, ai fini dell’assegnazione del contributo, esclusivamente le domande dei conduttori di alloggi in locazione appartenenti a titolari di pensione; lavoratori dipendenti e assimilati; lavoratori sottoposti a procedure di mobilità o licenziamento nel corso dell’anno 2013 e che alla data di pubblicazione dell’avviso pubblico siano ancora in attesa di occupazione; famiglie numerose monoreddito con almeno tre figli a carico. Sono ammessi i soggetti richiedenti che, alla data di pubblicazione del bando comunale, siano in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, cittadinanza di uno Stato aderente all’Unione Europea, cittadinanza di uno Stato non aderente all’Unione Europea se munito di permesso di soggiorno o carta di soggiorno. E’ necessario inoltre essere residente nel Comune di Anzio nonché nell’immobile a cui si riferisce la richiesta di contributo annualità 2013, essere titolari di contratto per un alloggio ad uso abitativo e del regolare contratto di locazione ad uso abitativo, debitamente registrato. Tra i requisiti anche l’assenza di altro contributo, non avere ottenuto, per la stessa annualità 2013, l’attribuzione di altro contributo per il sostegno alla locazione da parte di enti locali,associazioni, fondazioni o altri organismi, l’assenza di assegnazioni di alloggi pubblici, non essere assegnatario di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica a canone sociale, non essere assegnatario di un alloggio comunale. Per quanto riguarda la situazione economica, invece, il reddito del nucleo familiare, calcolato con il metodo Iseefsa (indicatore della situazione economica equivalente per il fondo sociale affitti), non deve essere superiore a 8.000 euro, rispetto al quale il canone di locazione deve avere un’incidenza superiore al 24%.