Nettuno, al via la sperimentazione con nuovi sacchetti per la raccolta dell’umido

Nuovi sacchetti in carta riciclata per la raccolta della frazione umida in via di sperimentazione a Nettuno. Da una serie di test già effettuati da altri paesi europei, è emerso infatti che il conferimento dell’organico in questo nuovo sacchetto, apporta una serie di benefici: è in grado di resistere alle peggiori condizioni di stress e clima senza degradarsi, permette una maggiore areazione rispetto al sacchetto di mater-bi, favorendo l’eliminazione dei cattivi odori ed evitando la formazione di sostanze liquide. Inoltre la maggior areazione apporta una diminuzione del peso del contenuto del sacchetto, riducendo così i costi di conferimento nell’impianto di compostaggio. Discorso analogo per il conferimento di sfalci e potature, in quando utilizzando il nuovo sacchetto in carta, si eviteranno le spese finali derivanti dal trancio delle buste di plastica. “Invitiamo i cittadini, che decideranno di prendere parte a questa prima fase di sperimentazione – spiegano dal comune – a comunicare la propria adesione inviando una mail all’indirizzo: ufficio.igieneambiente@comune.nettuno.roma.it o compilando l’apposito modulo da ritirare presso l’ufficio URP. Successivamente i cittadini selezionati (massimo 100 utenze domestiche e 10 per la raccolta verde), verranno invitati a partecipare ad un incontro informativo con gli operatori della ditta, per chiarimenti sull’utilizzo del sacchetto e per la consegna della dotazione. Al termine della sperimentazione, gli utenti coinvolti dovranno compilare un questionario  di gradimento. “Crediamo che questa nuova sperimentazione – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Combi –  possa apportare un significativo miglioramento del sistema di raccolta differenziata già in atto sul nostro territorio. Il nuovo sacchetto infatti, potrà essere posizionato all’interno del sottolavello per l’umido, già in dotazione ai cittadini, si chiuderà con maggiore facilità, peserà di meno e non lascerà cattivi odori all’interno dell’ abitazione. Prima però del nuovo utilizzo, vogliamo coinvolgere i cittadini ed intraprendere con loro un percorso partecipativo, affinché ogni  decisione sia condivisa e migliorativa” .