La criminalità controlla pezzi di economia del litorale con affari in molti settori

Dopo gli arresti e i sequestri della Guardia di Finanza è evidente che la criminalità controlla pezzi di economia del litorale con affari in molti settori

20140729114537-guardia_di_finanza“C’è un asse che attraversa il litorale laziale a sud di Roma. Parte da Nettuno, l’unico Comune sciolto per mafia prima del municipio di Ostia, nell’estremo sud dell’area metropolitana, avvolge Latina, attraversa le spiagge a tra Sabaudia e San Felice al Circeo. Interseca l’area del confine meridionale, tra il golfo di Gaeta e il Garigliano” così il giornalista Andrea Palladino la scorsa settimana su La Repubblica. Negli ultimi giorni, la Magistratura e le forze dell’ordine hanno portato allo scoperto la presenza di gruppi criminali operanti su tutto il litorale. La guardia di Finanza a arrestato un imprenditore di Nettuno. I reati contestati, a lui ed altri 13 indagati sono: associazione a delinquere, truffa, ricettazione, bancarotta fraudolenta, nonché l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.  Il giorno seguente sempre la GDF, su disposizione del tribunale di Roma ha sottoposto a sequestro un patrimonio mobiliare e immobiliare da circa 800 mila euro, nei confronti di soggetti appartenenti ovvero contigui al clan Gallace, consorteria di ‘ndrangheta operante nei comuni di Anzio e Nettuno, riconducibile al “locale” di Guardavalle.  In contemporanea la D.I.A. di Roma ha proceduto nelle province di Latina, Frosinone, Napoli, Isernia e Caserta al sequestro preventivo, disposto dal Tribunale Penale di Latina, di un ingente patrimonio riconducibile all’imprenditore di Formia proprietario di cave di marmo e di società operanti nel trasporto merci su strada, nello smaltimento rifiuti e nel commercio di autovetture e autoveicoli. Le consorterie criminali si sono impossessate di pezzi di economia del litorale laziale con affari nella speculazione immobiliare, nel ciclo dei rifiuti, nella gestione delle concessioni balneari, fino ad arrivare alle aziende agricole e la mercati ortofrutticoli. E ora che magistratura, forze dell’ordine, associazioni antimafia e corpi sociali sani, lavorino per riscattare, dalle mafie il litorale del Lazio.