La senatrice De Petris: Subito procedura di infrazione contro concessioni a tempo indeterminato nelle 12 miglia
“Un obbrobrio giuridico. Non esistono altri casi in Europa di concessioni rivolte allo sfruttamento di risorse pubbliche concesse a tempo indeterminato. Per questo ho chiesto oggi formalmente, con un esposto inviato alla Commissione europea, di avviare la fase di accertamento, che conduce alla procedura di infrazione, nei confronti della disposizione soggetta a referendum, quella contenuta nell’art.1, comma 239, della Legge di Stabilità per il 2016 (la norma cioè che consente la proroga a tempo indeterminato, “per la durata di vita utile del giacimento”, per le concessioni a estrarre idrocarburi a ridosso della costa. concessioni a tempo indeterminato alle piattaforme entro le 12 miglia)“. -Spiega La Senatrice di Si-Sel Loredana De Petris- “La direttiva 2006/123/CE, cosiddetta direttiva Bolkenstein, vieta il rilascio di titoli a tempo indeterminato per il contrasto con le disposizioni sulla concorrenza e una evidente violazione del diritto comunitario si riscontra anche nei confronti della vigente direttiva sulle estrazioni petrolifere, la n.94/22/CE, in particolare dell’art.4, dove è chiaramente indicato che la concessione deve essere rilasciata per un periodo definito. Immaginate se fosse possibile rilasciare concessioni a sfruttare, a tempo indeterminato, cave, miniere, acque minerali, spiagge e altre risorse pubbliche per definizione. Con il paradosso che oggi solo le concessioni per estrarre idrocarburi rilasciate sottocosta, quelle più pericolose, godono di questo privilegio. Renzi non canti vittoria: l’orientamento del suo governo produrrà solo l’ennesima procedura di infrazione a carico del nostro Paese”.
Renzi dovrà tener conto di 12 milioni di SI. Dobbiamo ringraziare quei milioni di cittadini che sono andati a votare e assicurargli che il loro impegno non e’ stato, non e’ e non sara’ inutile. –continua la Senatrice ecologista- Il fatto che oltre 15 milioni di persone si siano recate alle urne, nonostante una campagna di sabotaggio e disinformazione senza precedenti, e’ un risultato molto importante. Di questi, ben 13 milioni sono stati i ‘Si’, ed e’ molto significativo che proprio in Basilicata, dove i cittadini conoscono bene la problematiche ambientali legate alle trivellazioni in mare, si sia raggiunto il quorum. Il governo ha dovuto ricorrere a trucchi e bugie di ogni sorta. Non dimentichiamohe solo grazie alla minaccia del referendum le norme sono state modificate in alcuni dei passaggi peggiori, ma nonostante questo il Governo e’ riuscito a fare l’ennesimo regalo alle lobby dei petrolieri che, ad esempio, non subiranno i costi dello smantellamento delle piattaforme, che ammontano a piu’ di un miliardo di euro. Renzi fino all’ultimo ha usato boria e demagogia continuando a parlare di energie alternative, dopo aver sottratto fondi alle rinnovabili, avvantaggiando solo le compagnie petrolifere. Inoltre, usare strumentalmente il tema della perdita dei posti di lavoro e’ stata l’ennesima menzogna: ha parlato di 11 mila posti di lavoro quando nelle piattaforme ce ne sono alcune centinaia”. (cla. pel.)