“Hanno fatto bene i neo sindaci di Nettuno e di Latina a chiedere il rinvio della conferenza dei sindaci del 23 scorso, con cui si prevede di riconoscere al gestore ulteriori aumenti tariffari e costi di gestione, nonostante le tante inadempienze contrattuali di questi ultimi 13 anni pagate sempre alle massime tariffe fuorilegge.
Speriamo che sia finita l’epoca di sindaci ammaestrati … che votano senza conoscere gli atti … ma solo sulla base delle convenienze di partito e di accordi politici sottobanco. Lo scandalo sulle nomine del CDA di Acqualatina che ha portato allo scioglimento di tante amministrazioni comunali è l’ultima di una serie di scorribande consumate dal consociativismo politico pontino”. E’ quanto dichiarano dal Comitato cittadino acqua pubblica Aprilia, che prosegue: “Se si vuole liquidare l’esperienza dell’AcquaPoliticaLatina che finora è stata al servizio dei partiti e per la spartizione di poltrone e si vuole percorrere la gestione dell’acqua come bene comune i cittadini di Aprilia e questo Comitato sono pronti a fare la loro parte. Per anni la nostra trincea ha fatto luce sulle schifezze e sulle nefandezza di questa gestione parapolitica dell’acqua, tesa solo a favorire gli interessi del socio privato in cambio di una gestione personale per ottenere consenso politico collaterale. Ma le condizioni di partenza non sono trattabili: liquidazione di tutto il managment di nomina politica-clientelare che in questi anni ha gestito la società; interruzione di ogni azione verso i cittadini che in questi anni da soli hanno dovuto contrastare l’arroganza del gestore inadempiente e con tariffa fuori legge. Siamo pronti a sederci al tavolo con sindaci ed amministratori che nel bene comune vogliono cercare la migliore soluzione per traghettare la privatizzazione para-politica di Acqualatina spa nella ri-pubblicizzazione Acqua Bene Comune.