Stefano7, l’obiettivo centrato e il nostro Paradiso…

stefano7sandroLo sa che stiamo insieme per lui, queste “capocce” così diverse altrimenti non lo farebbero. Ma gli piace così ed è riuscito nell’impresa di farci andare avanti… Che anni, che mesi, che ultimi giorni…
Pazienza l’alzataccia dopo che fino a poche ore prima sei stato al campo a sistemare, pazienza se hai rubato tempo alla famiglia e hai usato qualche mezzo del lavoro per aiutare la causa, al diavolo il caldo di questa giornata che ti fa girare la testa in un viavai tra stand, squadre che devono mangiare cibo che non arriva ancora e ti fa prendere il magone, abbracci con chi non vedevi da una vita, emozioni per i figli che scendono in campo.
Che brutto girarsi intorno e dire “oh, mi sembra che c’è meno gente” e che spettacolo straordinario vedere, poche ore dopo, le tribune piene. I bus per disabili che entrano in campo, il quinto dono dello Stefano7 che non sarebbe mai arrivato senza il provvidenziale intervento per l’acquisto e per il contributo dato da Elvio Stefanelli e dalla sua Gioia bus. E senza gli sponsor e i cittadini comuni che continuano ad aiutare. Come poco prima hanno fatto mogli e compagne di vita, sotto la guida del mitico Orlando e della sua immancabile bistecchiera, sfamando centinaia di persone. In tutto questo Fabio “schiumava” alla regia insieme al suo collega, mentre magicamente le tessere di questo mosaico si mettevano insieme senza che riuscissi ad accorgertene…. O forse sì, solo che temevi che qualcosa non andasse
Ci sono state le partite, lo sport genuino dei ragazzini, ma l’apprensione sale finché non arrivano i bus. E le persone da premiare? Questo c’è, questo no… le ore che sembravano interminabili volano come nulla fosse, anzi quasi “cacci” dal campo chi sta terminando l’ultima gara. Sono venuti anche da Teramo e da Roma per la riuscita di questo evento, così come ogni anno non fa mancare il suo apporto la vicina Nettuno. C’era il sostegno Fibs, come sempre, e quello dei Comuni. Perché ormai dici Stefano7 e non devi aggiungere altro. Anzi sì.
“Questo è il Paradiso?”
“No, è l’Iowa…”
“L’Iowa? Però sembra il Paradiso”
“C’è il Paradiso?”
“Oh certo, è il luogo dove si avverano i sogni”
Abusiamo delle parole e delle immagini del film “L’uomo dei sogni” perché lo stadio “Reatini” ma più in generale Anzio e Nettuno sono state – ieri – il Paradiso. Il luogo dove un altro sogno si è avverato. I bus, certo, la riuscita, vero, ma come in quel film il figlio incontra il padre, nel nostro abbiamo a fianco Stefano. Sempre. E lo vediamo lì, tra seconda e interbase, nella “sua” zona di diamante, tra quei mezzi, a ridere di noi.
Già, perché alla fine, tra diversità, alti e bassi, qualche incomprensione, la discussione inevitabile dei giorni e delle ore precedenti, si va avanti. Perché il Paradiso un po’ te lo devi guadagnare e senza tutto questo non ci arrivi… Allora ti tremano le gambe, trattieni le lacrime a fatica, sei felice, tanto, e non potrebbe essere altrimenti.
Vero Ste?

Fonte http:// giovannidelgiaccio.wordpress.com/