Non ci sono Anzio e Nettuno tra i nove comuni del Lazio premiati nell’ambito di “Comuni Ricicloni 2017”, campagna di Legambiente in collaborazione con La Nuova Ecologia e Kyoto Club, in partnership con il CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati. Ieri a Roma è stato presentato il dossier – durante la giornata conclusiva del IV Ecoforum – che ci racconta che sono 3 milioni e 276 mila i cittadini Rifiuti Free, nei 486 comuni premiati da Legambiente, valutando il contenimento della produzione di rifiuti e selezionando solo i comuni che producono meno di 75 kg di rifiuto secco indifferenziato per abitante all’anno. “Purtroppo anche il rapporto 2017 ci conferma le grandi differenze tra i sistemi di gestione dei rifiuti urbani operativi nel Nord Italia e quelli del Centro-Sud; quest’anno infatti l`82% dei Comuni Rifiuti Free sono nel settentrione, il 10% al Sud e solo per l`8% al Centro”, dichiara Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e componente della Commissione Ambiente.
“Nel Lazio solo 9 comuni raggiungono più del 65% di raccolta differenziata: in testa Sant’Ambrogio sul Garigliano (FR), 57mo nella lista assoluta, seguito, in ordine da Colle San Magno (FR) 199mo, Oriolo Romano (VT) 247mo, Castro dei Volsci (FR) 286mo, Castelliri (FR) 368mo, Aquino (FR) 411mo, Castelnuovo di Porto (RM) 462mo, così come Maenza (Lt) e Villa Santa Lucia (FR)”, prosegue la consigliera Avenali. “Sono state comunque conferite anche menzioni per le eccellenze nelle tipologie di raccolta e in queste 3 menzioni speciali ad altrettante amministrazioni laziali per la qualità e le buone pratiche nella raccolta di alcune frazioni specifiche: a Sabaudia (LT) per carta e cartone, a Sora (FR) per il vetro e a Genzano di Roma (RM) per l’alluminio.”
“Complimenti a questi comuni!”, si felicita l’Avenali. “I premi sono il giusto riconoscimento a chi sta facendo bene sui territori, realizzando una buona raccolta differenziata, dimostrando di aver compreso l’importanza di un modello sostenibile di Economia Circolare che passa anche per Rifiuti Zero.”
“Allo stesso tempo”, continua la consigliera, “i dati non eccellenti devono essere uno stimolo e una sollecitazione a tutte quelle amministrazioni locali che ancora stentano a seguire un percorso più virtuoso sulla gestione dei rifiuti, non avendo ancora acquisito la consapevolezza di considerare il rifiuto una risorsa. Per questi Comuni sarebbe strategica l’applicazione della Tariffa Puntuale, come strumento per spingere i propri cittadini a fare al meglio la differenziazione dei rifiuti, riducendo la frazione indifferenziata, a fronte di un minor costo in bolletta”.
“Ma è, purtroppo, tutto il sistema di gestione dei rifiuti nel Lazio a soffrire e ha in Roma il fulcro, sempre più urgente, di questa complessa situazione”, denuncia Cristiana Avenali. “Le azioni da mettere in campo sono relativamente semplici: diffondere a tutta la città il conferimento porta a porta, anche della frazione organica, l’applicazione della tariffa puntuale, la realizzazione di isole ecologiche che prevedano anche centri di recupero immediato, la realizzazione degli impianti a partire da quelli per il compost. Il tutto in piena condivisione con la cittadinanza, che non deve vedersi più calare dall’alto decisioni così importanti”, afferma ancora la Avenali.
“La Regione Lazio ha fatto un grande passo avanti, istituendo la legge per la Tariffa Puntuale, da me proposta, uno strumento importantissimo per incentivare i cittadini a fare nel miglior modo possibile la raccolta differenziata, con il conseguente contenimento e riduzione della produzione di rifiuti e per potenziare l’invio a riciclare le diverse frazioni. Nelle prossime settimane daremo gambe a questo strumento, attraverso bandi regionali per i comuni per l’applicazione della tariffa puntuale e lo sviluppo della raccolta differenziata. L’obiettivo poi è quello di giungere a un Piano Regionale dei Rifiuti contenente anche specifiche indicazioni per promuovere l’Economia Circolare”, conclude la consigliera Avenali.