“Posto occupato”, il cineclub La Dolce Vita aderisce alla Giornata contro la violenza sulle donne

postooccupatoL’associazione Culturale Cineclub “la dolce vita ” nell’ambito delle iniziativa contro la violenza alle donne, il 20 Novembre , 2017 , in occasione della proiezione del film “Elle”, nell’ambito della rassegna “invito al cinema”, presso il cinema “Moderno” di Anzio mette in atto, per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa “posto occupato” ed aderisce , alle iniziative organizzate assieme alle altre realtà associative del territorio . “È un gesto concreto –  spiega Eros Razzano – dedicato a tutte le donne vittime di violenza; ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Vogliamo riservare riservare a loro dei posti nella sala cinematografica, affinché la quotidianità non  sommerga la loro memoria”.

 

 

elle-affiche-de-film-40x60-cm-2016-isabelle-huppert-paul-verhoevenELLE (LEI) è un thriller sorprendente che fonde insieme ironia ed emozioni e fa saltare ogni rassicurante punto fermo degli spettatori. Esattamente come fa la protagonista del Film, una creatura senza età, cinica nella visione della vita, caratterizzata dalla mancanza di scrupoli e dalla sfrontatezza degli appetiti sessuali, che riesce a rimanere in piedi e a superare ogni orrore.

Il merito è del 79enne Regista olandese Paul Verhoeven, uno dei più coraggiosi ed innovativi autori del panorama cinematografico mondiale. Verhoeven è un cineasta che riflette sul sesso, sul non detto attorno ad esso, e su quanto questo condizioni le vite delle persone. Dopo aver diretto “Il quarto uomo” (1982), Verhoeven è volato ad Hollywood, influenzando profondamente i codici del genere filmico della fantascienza e del thrilling con film come “RoboCop” (1987), “Atto di forza” (1990) e “Basic Instinct” (1992). Lui stesso ha dichiarato che ELLE non si sarebbe potuto girare in un Paese come gli Stati Uniti perché nessuna attrice americana avrebbe accettato un ruolo così amorale. Il regista si è ispirato al racconto “Oh…” del francese Philippe Djian (Voland editore, 2012), e su Isabelle Huppert e sulla sua interpretazione ha incentrato tutto il film. Tutto in Lei è ambiguità e contraddizione e la donna risulta dunque lontana anni luce dallo stereotipo della “vittima”; così come ELLE, del resto, è agli antipodi dello schema dei canonici film sulla violenza.

Michéle Leblanc (Isabelle Huppert) è una donna dura, sarcastica, indipendente, piuttosto ruvida nei rapporti interpersonali. Dirige con l’amica Anna (Anne Consigny) un laboratorio che produce videogame e vive sola con l’amato gatto. Gli uomini che la circondano le appaiono un disastro: l’ex marito Richard (Charles Berling) è un uomo noioso, il figlio ventenne, Vincent (Jonas Bloquet), vive con una ragazza incinta, Robert (Christian Berkel), il marito della sua carissima amica Anna, è il suo amante non amato; c’è un vicino simpatico, Patrick (Laurent Lafitte) che l’attrae. La sua vita cambia improvvisamente quando viene aggredita in casa da un misterioso sconosciuto con il passamontagna. Non denuncia l’accaduto e continua la sua vita come se nulla fosse accaduto. Fino a quando lo stupratore non torna a manifestarsi e la donna inizia un’ossessiva indagine personale per scoprire l’identità del suo aggressore. Lo vuole sapere per vendicarsi o, al contrario, per precipitarsi nel piacere masochista senza maschera, senza ipocrisia, senza inganno? Una volta trovato, decide di prendere in contropiede l’uomo, che continua a tormentarla, giocando al suo stesso gioco. Un “gioco” che potrebbe sfuggire loro di mano da un momento all’altro …

Ha scritto Francesco Pozzo di FilmUp: “Michèle è una donna provata dagli eventi, che lascia che le cose accadano e che le scivolino silenziosamente addosso, che sopporta, che incassa i colpi e lascia sedimentare i dolori di una vita ma che alla fine si rialza sempre più forte e corazzata di prima. Una figura spiazzante nella sua imprevedibilità e in forte antitesi con gli stereotipi femminili ai quali siamo tristemente abituati…”.

Michéle reagisce allo stupro nella maniera più imprevedibile possibile: ignorandolo, andando avanti come niente fosse, ma al tempo stesso, con la duplicità e l’ambiguità che ammanta tutto il film, cercando di scoprire chi sia che ha violato il suo corpo e la sua casa, e che sembra non volerla lasciare in pace.

ELLE è stato presentato al Festival cinematografico di Cannes 2016. È stato candidato ad 11 Premi César, vincendo come Miglior film e Migliore Attrice a Isabelle Huppert. Nel 2017 l’Attrice è stato candidata anche al Premio Oscar per la Sua Interpretazione nel Film.

ELLE sarà proiettato Lunedì 20 novembre presso il Cinema Moderno multisala di Anzio, nell’ambito della 27^ edizione della Rassegna “Invito al cinema”. A causa della superiore durata del Film (130 minuti) saranno programmati eccezionalmente solo due Spettacoli agli orari: il primo alle ore 17,00; il secondo alle ore 20,00. La programmazione di questo Film è il contributo del Cineclub “La Dolce Vita” al Tema della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne” del 25 novembre.

 

(a cura del cineclub “la dolce vita”)