di Menuccia Nardi
Dunque, comunicazione di servizio per i più distratti: l’anno nuovo è iniziato già da alcuni giorni, anche se probabilmente l’aria vacanziera delle feste appena trascorse potrebbe aver dato l’illusione che la partenza fosse stata ritardata, come quando ci si trova alla stazione e annunciano un ritardo – avete presente? – e si sta lì, pronti con i bagagli e il biglietto in tasca, ma non ancora in viaggio.
Da oggi, però, l’inizio è più tangibile, perché riaprono le scuole (con annessi “hai preparato lo zaino?” “Mi raccomando non ti distrarre”, “all’uscita vado io, ma all’andata con doppio salto mortale vai tu”), e anche chi ha preso qualche giorno di ferie dal lavoro probabilmente è rientrato. Certo, il freddo di questi giorni non invoglia ad alzarsi presto la mattina, però si tratta in fondo dello stesso clima che poi di sera concilia il sonno. E il pensiero del traffico che probabilmente ci aspetta lungo il tragitto un po’ ci sconforta, ma consente tutto sommato di ascoltare la fine di quella canzone che è da un po’ che cercavamo alla radio.
Per chi non l’avesse capito ho deciso di iniziare l’anno nuovo con animo positivo, cercando di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno… va be’, forse il “sempre” non è realistico, ma “spesso” è un concetto su cui posso lavorare. Vi farò sapere.