Quando il gioco ci ha salvato dal lockdown

Il vecchio motto dei mesi di lockdown, “distanti ma uniti”, oggi torna a essere valido più che mai. Soprattutto per quanto riguarda il mondo del gioco pubblico e legale. Lo dimostra un recente studio pubblicato da Giochidislots, che ha analizzato i dati e le statistiche sul gioco online per quanto riguarda il 2021, rintracciando alcune linee guida comuni.

L’indagine, di tipo comparativo sui giocatori esistenti e quelli che si sono avvicinati alle piattaforme di gambling solo dopo le restrizioni, parla infatti di alcuni trend comuni. Il primo è quello dell’aumento dei gruppi dedicati al gioco. La pandemia ha infatti giocato un ruolo da cassa di risonanza per il gioco online, accrescendo anche l’attenzione, l’aspetto mediatico, la richiesta di informazioni che erano ad esso connesse. Sono nati e si sono diffusi forum, community, gruppi, pagine dedicate a suggerimenti, consigli, dritte e recensioni legate ai casinò online italiani.

Per farsi un’idea più reale di questo fenomeno, si legge su Giochidislots, possiamo guardare i dati di Facebook che ad agosto 2020 aveva 230 milioni di persone tra i membri attivi di 630 mila gruppi legati al gaming. I motivi di questa crescita sono, di per sé, molto semplici. Da un lato la ricerca di svago, la necessità di staccare la spina rispetto allo stress quotidiano, al difficile momento che si stava vivendo. Poi la ricerca di quel contatto con l’altro che mancava durante il lockdown. Così il gioco e le piattaforme in cui si parlava di gioco si sono prestati a questa esigenza, rispondendo in un modo che in pochi pensavano possibile.

Anche perché la condivisione e la community non si esauriva con il gioco stesso, anzi lo oltrepassava. Nel 2020 infatti le piattaforme di streaming hanno registrato i record di visualizzazione e di partecipazione. Piattaforme come Twitch e Youtube Gaming sono cresciute in maniera incredibile: il primo social è passato infatti da 2,8 miliardi di visualizzazioni, tra luglio e settembre 2019, a oltre 4,7 miliardi nello stesso periodo dell’anno 2021.

Ma il dato più importante è quello della continuità, della persistenza di questi comportamenti, anche se la situazione è sostanzialmente tornata alla normalità. Ormai certe piattaforme, certi siti, si sono configurati come una sicurezza per tutti gli utenti, che adesso ci tornano, anche se il gioco fisico è riaperto. Un fenomeno che nasconde una grande verità: l’esigenza di ogni essere umano di avere relazioni, contatti, rapporti. E anche di giocare, ovviamente.