“Binario triste e solitario…” cantava il mitico Claudio Villa, ritornello che si potrebbe adattare “cestino triste e solitario” di via Dante Carducci.
Non può che suscitare curiosità il cestino gettacarte del Comune collocato già da tempo, in una via periferica senza marciapiede, un esemplare unico e solitario su un chilometro e mezzo di via Canducci, ai bordi della strada in mezzo alle canne.
Le ipotesi possono essere diverse: il cestino è stato messo dagli operai del Comune che non sapevano più dove sistemarlo, visto che la città ne è piena.
Un privato cittadino ha acquistato un cestino gettacarte identico a quelli del Comune e lo ha installato dove più gli andava a genio.
Il cestino precedente installato al centro di Nettuno, stanco di essere trattato da cassonetto ha deciso di andare a vivere in campagna.
Ipotesi surreali, ma tant’è.