In poche parole. “L’umanità è un tirocinio” il libro di Domenico Starnone

“A forza di non sporcarci col mondo immondo, si finisce per amare soltanto noi stessi in tutta la nostra folgorante innocenza.”

Cosa significa la letteratura? Che impatto ha sulle nostre vite? Che segno lascia nel nostro modo di camminare nel mondo?

Starnone con “L’umanità è un tirocinio” edito da Einaudi, risponde a questi quesiti esistenziali.

Lo fa raccontando attraverso i libri che lo hanno segnato, frammenti della sua esistenza.

È formidabile ritrovare a leggere quello che ogni volta provo quando un libro mi folgora, quando ha qualcosa di urgente da narrare.

Apre il libro omaggiando il libro Cuore, non il solito melenso racconto, ma ruvido, viscerale, una denuncia scolastica, su come il “Franti di turno” invece di essere coinvolto verrà sempre emarginato.

O le riflessioni su Ortis e l’odio verso la letteratura con i punti di vista degli alunni di Starnone.

I libri ci salvano, ci aprono mondi anche immondi, ma riusciamo a mischiarci senza problemi, senza snobismi.

I libri sono il biglietto per la conoscenza e la riscoperta dell’umanità e di noi stessi.