“Le donne romantiche non pensano mai al male che fanno in quella loro forsennata ricerca di esperienze forti. In quella loro infatuazione per la libertà.”
Follia, di Patrick McGrath edito da Adelphi, un romanzo dal sapore psicologico, con uno sfondo giallo, ma anche un pizzico di erotico e di thriller.
Stella, Peter, Max ed Edgar vi terranno col fiato sospeso pagina dopo pagina, vi mostreranno le tinte più fosche dell’animo umano, i meandri più impervi di una testa che non riesce più ad abitare il corpo e che quel corpo diventa quindi una gabbia.
Passeggeremo dentro l’ospedale psichiatrico nelle calde estati londinesi, dove Stella, moglie del direttore nonché psichiatra Max, conosce il paziente e artista Edgar Sparks, che si trova lì per aver ucciso la moglie preda da un raptus di follia.
A raccontare la storia e districare i fili che la compongono è Peter, psichiatra e amico di lunga data di Stella e Max.
Una storia di follia intesa in termini clinici, in cui Edgar e Stella si innamorano innescando una serie di turbamenti e conseguenze totalmente disastrose, a rimetterci in primo luogo è Charlie, il figlio di Stella ma a catena vedremo come una mente non equilibrata e un’anima tormentata possono generare tanto dolore intorno e dentro di noi.
Pagine divorate, scritte con una verità che arriva a fare male, siamo in manicomio, poi in una casa grottesca, poi in una villa gelida e poi ancora in manicomio, non si parla di amore, perché l’amore non è ossessione, parliamo di imprevedibilità ma anche di poca attenzione, lèggiamo di vite che rimangono sospese e appese perché forse si ha paura di scoprire con onestà a quale futuro siamo destinati.