
Al Presidente della X commissione del Consiglio regionale; al presidente della Regione Lazio; al sindaco metropolitano
Gentile presidente Cacciatore, gentile presidente Zingaretti, gentile sindaco Gualtieri,
come noto, il compostaggio domestico e di comunità rappresentano un valido strumento per ridurre sensibilmente la FORSU, la frazione organica dei rifiuti solidi urbani.
Di questo argomento se ne parla poco, a livello regionale, provinciale e comunale. Si preferisce spedire ( A CARO PREZZO) la FORSU fuori regione o lasciare che essa finisca nella frazione indifferenziata e venga poi triturata negli impianti TMB (trattamento meccanico biologico), producendo una schifezza chiamata FOS (frazione organica stabilizzata) che va poi conferita in discarica.
Chiedo al consiglio regionale, alla giunta regionale e al sindaco metropolitano di spingere in modo significativo la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta e la promozione del compostaggio domestico di comunità.
La Città metropolitana di Roma capitale ha realizzato anni fa il seguente sito web
Compostiamo! | Sito di supporto al progetto compostiamo della Città Metropolitana di Roma Capitale
ma esso sembra vivacchiare alla meno peggio. La FORSU rappresenta un terzo dei rifiuti urbani ed è riducendone il quantitativo che si può dare un decisivo impulso alla riduzione dei rifiuti, soprattutto a Roma, che da anni vive una “emergenza” infinita.
Ad Anzio (Roma) è in funzione da quasi due anni l’impianto Anziobiowaste (ora Biowaste CH4 Anzio) per la produzione di biometano da FORSU (impianto purtroppo fuori norma, essendo a 300 metri da scuola e centro abitato). La produzione di biometano è una risposta al problema FORSU e rientra nell’economia circolare, ma, laddove possibile, occorre spingere il compostaggio.
Allo stesso modo, l’incenerimento (pardon, la termovalorizzazione) dei rifiuti non è la risposta definitiva, laddove carta e plastica che costituiscono il CSS/CDR possono essere riciclati diversamente. Il sistema TMB > CSS/CDR > incenerimento può servire per le frazioni non riciclabili, ma NON deve essere la soluzione prioritaria, come peraltro recitano LE DIRETTIVE EUROPEE.
Il recupero energetico è all’ultimo posto nelle famose 4 R, dopo RIDUZIONE, RIUSO, RICICLAGGIO. Invece di favorire le industrie e gli affaristi dei rifiuti, dobbiamo favorire la riduzione dei rifiuti dal basso.
Il Comitato per la difesa per il territorio (Anzio) chiede che
- venga fortemente promosso il compostaggio domestico e di comunità
- venga attivata la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” nella città di Roma
- venga applicato, con tutti i suoi limiti, il Piano regionale di gestione dei rifiuti
- vengano finalmente istituzionalizzati gli ATO
- venga identificata una discarica per Roma capitale
- ogni comunità (in particolare la città di Roma) gestisca i PROPRI rifiuti
Ora la discarica di Roma Malagrotta è chiusa (non il TMB associato), per anni quella discarica ha ospitato i rifiuti del Lazio. Da dieci anni i rifiuti di Roma vengono sparpagliati nel Lazio, in Italia , in Europa. Facciamo “pari e patta” e ricominciamo da capo. I cittadini di Anzio, come quelli dei comuni metropolitani di Roma e del Lazio, non vogliono più i rifiuti di Roma.
Cordialmente
Marco Mandelli, portavoce del Comitato per la difesa del territorio (Anzio) e-mail: comidite@libero.it PEC: comidite@pec.it