COMUNICATO “Modello Gualtieri”
Leggevo in questi giorni un articolo (https://www.ilpost.it/2022/05/15/inceneritori-termovalorizzatorisalute/), ovviamente disinteressato, in merito agli inceneritori, le cui conclusioni, neanche a dirlo, sono:
“gli inceneritori che rispettano i BREF – e quindi a maggior ragione per quelli più recenti o ancora da costruirsi
– non sono considerati fattori di rischio di cancro o di effetti negativi sulla riproduzione secondo gli studi scientifici disponibili.”
E ancora: “In base agli studi disponibili, in generale, un impianto di incenerimento ben progettato e correttamente gestito, soprattutto se di recente concezione, emette quantità relativamente modeste di inquinanti e contribuisce poco alle concentrazioni ambientali e, pertanto, non si ha evidenza che comporti un rischio reale e sostanziale per la salute”.
Considerando che a commissionare l’indagine all’università di Tor Vergata è UTILITALIA, (federazione di aziende che inceneriscono, bruciano, seppelliscono rifiuti) e che la parte dedicata alla salute è stata curata da un medico e da un ingegnere dell’Università di Roma Tor Vergata, è attendibile credervi?
Noi invece sappiamo che, in ogni sistema combustivo, gli inquinanti gassosi non eliminabili sono: OSSIDI DI
AZOTO, MONOSSIDO DI CARBONIO, ANIDRIDE CARBONICA, AMMONIACA, COMPOSTI ORGANICI VOLATILI,
PARTICOLATO. E il prodotto della combustione dei rifiuti è, per ogni tonnellata di rifiuti bruciati, dal 20 al 30% di CENERI, LEGGERE E PESANTI. Comunque, tossiche e nocive. Contengono composti organici tossici,
composti inorganici, acidi corrosivi inorganici HCl, HF, SO2, ossidi e Sali di metalli facilmente volatilizzabili Leggi il comunicato completo