“Si è svolta mercoledì 7 settembre la seconda seduta della conferenza dei servizi per il rinnovo dell’autorizzazione all’impianto biogas di Sacida – Padiglione. Si tratta di un riesame svolto periodicamente a norma di legge per far sì che gli impianti di questo tipo possano aggiornarsi con le migliori tecnologie disponibili.
Mentre tutti gli altri Enti coinvolti (Città metropolitana di Roma Capitale, Regione Lazio, ARPA Lazio) hanno fatto diverse osservazioni motivate ai gestori dell’impianto già nella prima seduta relativamente ai settori di propria competenza, chiedendo modifiche e aggiornamenti, il comune di Anzio ha fatto richieste generiche e non motivate, adottando un comportamento piuttosto contraddittorio: dal vivo aveva fatto domande generiche, per scritto ha mandato prima il documento del sindaco del 2019 in cui si chiedeva l’annullamento del riesame (tardivo, fatto male e quindi ignorato) e successivamente ha chiesto ai gestori di installare la centralina di monitoraggio della qualità dell’aria che il comune si era impegnato ad acquistare in consiglio comunale. Peccato che la richiesta non era pertinente, né era stata motivata e di conseguenza è stata rigettata completamente. Nella seconda seduta di ieri, infine, il comune non ha nemmeno partecipato!
Ricordiamo inoltre che parliamo di un impianto autorizzato dall’amministrazione Bruschini senza che nessuno lo sapesse e, soprattutto, senza che fosse presa in considerazione la promiscuità tra l’impianto e punto sensibili, come il nucleo abitativo della Sacida e la scuola Spalviera, a meno di 300 metri dall’impianto. Ancora oggi nei documenti tecnici di inquadramento territoriale non è presente la scuola e non si rispetta quindi il Piano Regionale dei Rifiuti. Per gli stessi identici motivi un altro impianto analogo fu invece bocciato in conferenza dei servizi. Non si capisce perché in questo caso la legge non vale.
Quello che è certo è che l’amministrazione a guida centro destra ha un problema enorme nell’ufficio ambiente, privo di un assessore da diversi mesi (menomale visti i precedenti forse!) e incapace, per mancanza di volontà politica prima ancora che di competenza, di far rispettare la legge sul proprio territorio”.
Alternativa per Anzio