Il Virgilio derubato, un furto annunciato e lo sfogo dei genitori

Riceviamo e pubblichiamo

“Il Virgilio, la scuola che si trova a Lavinio Stazione, ha subito negli ultimi 30 giorni 5 furti.

Noi genitori non sappiamo più se il sentimento che proviamo sia rabbia o amarezza, abbiamo sicuramente una certezza: rubare in una scuola è una azione ignobile,  equivale a profanare  il luogo in cui si  educa al rispetto, alla condivisione, alla crescita culturale e personale.

I ladri, professionisti o poveri cristi, hanno rubato ai loro figli, ai loro nipoti, ai loro fratelli.

Il loro guadagno è stata una manciata di euro o un maxischermo in una sala, ma il poter dare a tutti la possibilità di studiare e migliorarsi non ha prezzo e circa 500 ragazzi ne sono stati privati. Hanno rubato le LIM, lavagne interattive multimediali. Un’aula con la LIM e una linea Internet (che la scuola Virgilio ha in tutte le classi) sono gli strumenti con  cui i professori lavorano per poter dare a tutti le stesse possibilità di apprendimento. Alunni con specifiche necessità o di lingua straniera con il supporto di immagini e video riescono a comprendere più velocemente i concetti espressi in classe. Si possono insegnare metodi di studio attraverso illustrazioni, approfondire argomenti con immagini di testi e documentari, si facilita l’insegnamento delle lingue con l’ascolto e la visione di filmanti…Non siamo noi che dobbiamo spiegarne l’utilizzo, noi genitori possiamo informare su quanto sta accadendo alla nostra scuola. Tanti non lo sanno perchè non hanno figli in età scolare, altri perchè abitano lontano, altri perchè le loro vite sono piene di impegni o semplicemente perchè non interessati. Ma entrare in una scuola di notte per rubare significa violarla e tutti abbiamo il dovere di proteggere il luogo dove i nostri ragazzi crescono. Nessuno vede nulla, nessuno sente nulla…eppure le LIM sono grandi, difficili da staccare dal muro e da trasportare.

Spesso ci lamentiamo del fatto che i nostri ragazzi sono costretti a seguire le lezioni in aule con intonaci cadenti, muri umidi, senza arredi con tapparelle non funzionanti,  un abbandono  voluto e programmato con decenni di tagli alle spese, ma noi possiamo, noi genitori, noi cittadini possiamo fare e dobbiamo fare.

Il primo passo è informare, informare la comunità di quanto sta accadendo. Allertare le persone che passano per Lavinio stazione nelle ore in cui la scuola è chiusa ed invitarle a darle una sguardo anche solo veloce, denunciare immediatamente qualsiasi strano movimento. Le autorità dal canto loro debbono ascoltarci. Debbono provvedere affinchè tutto questo si fermi il prima possibile, non si possono aspettare i tempi della burocrazia che non viaggia alla stessa velocità dei nostri bisogni.  La scuola cresce non solo con i soldi pubblici (pochi) ma con  progetti vinti, con donazioni dei genitori, bandi di concorsi europei e riavere ciò che hanno rubato significa aspettare tempo, troppo tempo. Per questo motivo non si deve abbandonare a se stessa una scuola. La scuola non deve essere la vittima di una società sorda e cieca ma deve tornare ad avere la giusta importanza perchè è lì che si trova il nostro futuro”.

Gruppo di genitori Virgilio-Anzio V