Anzio. Meno luci per Natale e più investimenti, farsi belli per 20 giorni non serve

“Siamo gente semplice,
andiamo a lavoro, facciamo spesa, accompagniamo i bambini a scuola, a volte li aspettiamo nelle sale delle palestre e soprattutto ci rilassiamo davanti ai social… e proprio qui leggiamo che per le luminarie di Natale sono stati stanziati 82 (ottantadue) mila euro…Non si discute l’importanza di questa festività ma siamo convinti che si debba porre l’attenzione sulla somma stanziata per le luci decorative. Il paese, l’Italia, sta vivendo una crisi energetica che forse mai ha vissuto. Le bollette delle luci e del gas aumentano senza sapere se mai si arriverà ad un tetto massimo. Le famiglie già provate dalla pandemia sono in difficoltà. I prezzi aumentano, le fabbriche cominciano a fare la settimana corta, alcune stanno chiudendo, la gente viene licenziata o messa in cassa integrazione. Anche lo stretto necessario è diventato un lusso.
Il sindaco dovrebbe essere come un padre di famiglia, un buon padre di famiglia. Dovrebbe essere un uomo leale, onesto che si dedica con cura ai propri cittadini mettendo in atto tutte le azione necessarie per il loro benessere. Forse dovrebbe affacciarsi e vedere oltre Piazza Pollastrini. La città di Anzio che non è solo Piazza Pia ma è Anzio Colonia, Marechiaro, Lavinio, Lido dei Pini, Quartiere Europa, Zodiaco, Karacol, Santa Teresa, Falasche, Colle Cocchino, Lido delle Sirene, Miglioramento, Padiglione, Sacida, Sacro Suore, Borghesina, ha bisogno di altro e non di luci. Saremmo tutti felici nel vedere la citta in festa, e già i negozianti fanno molto per rendere piacevoli le loro vetrine, non si sta dicendo di non esporre un albero di Natale si sta chiedendo decoro, decenza e dignità. Si sta chiedendo di dare la giusta importanza ad una cittadinanza che da mesi è sotto l’occhio del ciclone per omicidi, ndrine, traffici di droga…e nonostante tutto con orgoglio parla di quanto sia bella la propria città. Chiediamo cestini per la spazzatura, cura del verde, spazi adeguati per i ragazzi, scuole aperte (e non la loro chiusura) a chi dovrà essere il nostro futuro e che non dovrà abituarsi al brutto perché altrimenti non cercherà altro. Certo la lista delle cose necessarie è lunga e se ci darà modo siamo disponibili ad elencargliela. Le chiediamo meno luci per Natale ma degli investimenti utili a migliorarci che non significa farsi belli per 20 giorni. Vorremmo tornare a riconoscere la nostra Anzio”
Firmato Genitori di Anzio