Piani di Zona, i sindacati chiedono il rispetto degli impegni presi

Lettera ai sindaci e agli assessori ai Servizi Sociali di Anzio e Nettuno

“Ill.mi Sindaci, Gentili Assessori, ad alcuni mesi dalla firma del Piano Sociale di Zona 2014 del Distretto H6, queste Organizzazioni Sindacali non possono mancare di rilevare il mancato rispetto dell’ impegno preso dai rappresentanti istituzionali del Distretto di convocare una riunione al fine di esaminare la situazione complessiva delle politiche di integrazione socio-sanitaria che detto Piano, con le risorse messe a disposizione, dovrebbe garantire. Questa latitanza delle istituzioni locali assume ancora più valore in relazione all’ormai imminente passaggio a Comune capofila del Distretto da Anzio a Nettuno, annunciato su vari organi di stampa, ma per il quale riteniamo essenziale approfondire tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare sul piano amministrativo e su quello organizzativo-gestionale.
Vogliamo, in estrema sintesi, ricordare alcune delle criticità che riteniamo prioritarie tra tutte quelle questioni che sono state già sottolineate negli incontri per la stesura del Piano di Zona, incontri che risalgono ormai a prima di questa estate:
1) Ancora una volta intendiamo mettere in evidenza la grave situazione del servizio di assistenza domiciliare nel Distretto H6. Un Servizio che contava 70.000 ore circa annue di assistenza fino al 2012 è stato ridimensionato drasticamente a poco più di 33.000 ore annue per gli anni 2013 -14 e 2014 – 2015. Sono, quindi, proprio i numeri a comprovare quanto sta accadendo: un crollo degli assistiti ed una lista di attesa di decine e decine di pazienti. Le amministrazioni di Anzio e Nettuno non possono consentire che si abbandonino a loro stesse famiglie che vivono già di per sé una condizione di difficoltà molto complessa.
Proprio di fronte a questo disagio non si può temporeggiare ancora e la politica si deve assumere tutte le proprie responsabilità. Una soluzione concreta, celere ed efficace va adottata immediatamente e l’unica oggi possibile è costituita da un aumento delle ore a disposizione del servizio. A chiederla sono pazienti, familiari ed operatori in difficoltà che per il terzo anno si sono visti costretti ad adottare un “contratto di solidarietà” con un drastico ridimensionamento delle proprie buste paga – già di per sé piuttosto magre – per non vedere licenziate alcune loro colleghe.
2) Collegato al precedente argomento – ma non solo – è la questione delle risorse economiche messe a disposizione da parte dei Comuni ad incrementare le risorse regionali assegnate per il Piano di Zona distrettuale. Le delibere sulla Tasi adottate dai Consigli Comunali di Anzio e Nettuno fanno espressamente riferimento a somme specifiche, derivate dalla suddetta tassa, da destinare alle politiche sociali e ai servizi alla persona. Sarebbe utile, a tale scopo, sapere chiaramente a quali finalità particolari le Amministrazioni intendono attribuire tali risorse. CGIL – CISL e UIL ribadiscono in tal senso l’importanza di una strenua ed efficace lotta all’evasione ed elusione tributaria da realizzarsi attraverso lo strumento del “Patto Territoriale per l’equità e la giustizia sociale”, sottoscritto in altre realtà Distrettuali della Regione Lazio.

3) Nell’ambito delle novità istituzionali previste per il 2015, (una per tutte, la Centrale unica degli appalti dei servizi) sarebbe estremamente utile ragionare insieme su come affrontare il nuovo quadro normativo previsto per la gestione amministrativa delle procedure di gara per la realizzazione dei servizi nel Piano di Zona Distrettuale – la nuova gara per l’Assistenza domiciliare, il Bando per l’emergenza abitativa, ecc. -. A questo punto, peraltro, si potrebbe ragionevolmente pensare di allargare la pratica del bando congiunto ad altri servizi da gestire in consorzio tra i due Comuni, tipo l’Assistenza educativa scolastica dei bambini disabili, oggi gestita separatamente dai due Comuni. In tale ambito, CGIL, CISL e UIL ribadiscono con forza la necessità di promuovere tutte le azioni necessarie ad eliminare il ricorso al lavoro irregolare ed al mancato rispetto dei CCNL del privato Sociale. Occorre promuovere le condizioni per la formulazione di Bandi di Gara congrui che contemperino il rispetto delle Tabelle Ministeriali, come definite dal CCNL, con i costi di gestione delle realtà imprenditoriali che impediscano, di fatto, l’accesso a quelle Società che non mostrino solidità economica ed organizzativa e non tengano conto delle norme contrattuali.
Per tale scopo, si propone l’istituzione di una “Commissione di controllo sul lavoro sociale” composta da rappresentanti delle istituzioni e da rappresentanti dei lavoratori, con lo scopo di verificare appunto il rispetto delle norme contrattuali e di sicurezza del lavoro da parte delle Società aggiudicatrici degli appalti nei confronti dei propri dipendenti.
4) In ultimo, ma non meno importante, la questione della “cabina di regia” del Distretto H6 e cioè dell’Ufficio di Piano, al cui interno operano ormai da anni figure professionali legate da un rapporto di lavoro precario e non adeguato alle funzioni da loro effettivamente svolte. Vanno individuate in maniera definitiva da parte dei due Comuni, superando tutte le resistenze dovute a sterili motivi campanilistici e a non oltremodo accettabili palleggiamenti di responsabilità, iniziative formali per dare certezza e continuità occupazionale a quelle dipendenti che da anni, in forme sempre discutibili, operano presso l’Ufficio di Piano, secondo quanto già previsto in tal senso dalle Linee Guida 2014 della Regione Lazio, misura 7.
Su queste problematiche CGIL, CISL e UIL territoriali chiedono un impegno serio, concreto e tempestivo. Per questo motivo, si richiede un INCONTRO URGENTE nel quale porre le basi per la soluzione dei problemi sopra elencati e predisporre la sottoscrizione di un protocollo d’Intesa che delinei in maniera condivisa le linee di azione sulle politiche sociali territoriali da adottare nei prossimi mesi.
In attesa di un cortese e sollecito cenno di riscontro, inviamo cordiali saluti”

per la CGIL Pomezia per la CISL Terr.le per la UIL Pomezia-Castelli
Fioralba Giordani Vincenzo Carfagna Gianmatteo Piersanti