Punto sulla situazione del mercato con il manager della Danesi Nettuno Ruggero Bagialemani. Tante le trattative, le situazioni da chiarire. Ma il trainer del Nettuno è partito dal mercato per diventare un fiume in piena contro il sistema del baseball italiano. Ne ha per tutti il “Pantera”, contro la regola degli ASI, contro le scelte federali. Da Angrisano e Crescenzi, passando per il probabile taglio di kris Wilson, fino allo sfogo contro il sistema del baseball italiano, ecco le parole di Ruggero Bagialemani.
“Usciamo dalla trattativa per Angrisano –ha esordito il manager della Danesi – è una operazione troppo costosa. Abbiamo fatto un ultimo tentativo ma non possiamo andare oltre, costerebbe troppo per le nostre possibilità”. Stesso discorso anche per Chris Crescenzi, il ricevitore del Rovigo, che voci di mercato lo davano molto vicino al Nettuno? “Con Crescenzi la trattativa non è chiusa. Noi abbiamo un accordo con il giocatore ma non riusciamo a trovare quello con il Rovigo, inizialmente c’erano entrambi, poi il Rovigo ha alzato il prezzo”. Dunque le strade potrebbero portare verso un nome nuovo per il ruolo di catcher, oppure verso la conferma di Kelli Ramos. Il Nettuno sta lavorando molto per rinforzare il monte di lancio. Ricardo Hernandez e poi i due probabili arrivi di De Santis e Yovani D’Amico, ma per la gara del partente straniero potrebbero esserci delle sorprese. La conferma di Wilson, come già da InLiberaUscita anticipato, è a rischio, o forse Bagialemani ha già deciso:”Per me Wilson non è confermato – dice Bagialemani – stiamo cercando una alternativa in quel ruolo, abbiamo più di qualche nome che stiamo seguendo. Quella del partente straniero è una scelta importante perché deve essere un lanciatore affidabile. Con Yovani D’Amico siamo in trattativa, dipenderà dal costo del cartellino” . Ci sono poi le situazioni che riguardano Juan Camilo e Olmo Rosario anche loro in bilico? “E’ difficile programmare ora cosa fare con gli stranieri. In questo momento stiamo lavorando su giocatori comunitari ed oriundi – dice Bagialemani – dobbiamo poi tenere conto che nella prossima stagione vogliamo ancora puntare a vincere e giocheremo anche la coppa dei campioni. Posso dire che ho individuato tre posizioni:lanciatore, ricevitore e interbase su cui dobbiamo intervenire, prima però sul mercato degli oriundi poi eventualmente andando su giocatori stranieri”. Dunque una situazione di difficile operatività secondo il manager del Nettuno:”Il problema vero del baseball oggi è aspettare le decisioni della federazione in merito a tante situazioni – dice Bagialemani – come facciamo ad impostare operazioni di mercato se non sappiamo ancora quanti stranieri si potranno tesserare e mettere in campo. C’è una IBL che rischia di perdere due franchigie come Grosseto e Godo che faranno a fatica a sostenere un campionato. Sembra che invece di pensare al bene comune ognuno pensa al proprio orticello, perdendo di vista la reale crisi che stiamo attraversando. I costi aumentano sempre e si parlava di grande lega, in realtà si tratta di dilettantismo puro, mentre l’Olanda diventa campione del mondo perché lavora diversamente da noi. Anche gli olandesi schierano i naturalizzati, ma nel loro campionato c’è la regola che ricevitori ed interbase devono essere di scuola olandese. Noi in Italia non abbiamo più un interbase italiano di valore, l’ultimo è stato Igor Schiavetti. Ricevitori ci sono solo Albanese e Reginato. Siamo andati ad un mondiale e non ci hanno fatto mettere in campo Laidel Chapelli contro Cuba solo perché i cubani non vogliono che Chapelli venga schierato contro di loro, comandano quindi a casa nostra – è un fiume in piena il manager del Nettuno – il nostro campionato è l’unico al mondo in cui si disputa una serie di finale su venti giorni. In questo modo si fanno lievitare i costi per le società. Si continua con questa regola che in sei anni si diventa un giocatore ASI, permettendo a giocatori centroamericani di ricattare le squadre italiane. Queste sono regole inammissibili, c’è la corsa, soprattutto nelle categorie inferiori, per diventare ASI. Con i comunitari è ancora peggio, per loro non c’è vincolo con la società ed ogni anno possono andare dove gli pare giocando al rialzo. Come si fa con questo sistema a parlare di futuro, le franchigie così come stanno le cose non hanno senso di esistere”. Quello degli atleti non ASI è indubbiamente un grosso problema:”ASI significa atleta di scuola italiana – continua Bagialemani – basta stabilire che si è ASI solo per nascita o se si è cresciuti in un settore giovanile italiano. Non è possibile arrivare in Italia a 30 anni e giocare da italiano dopo sei. Poi in nazionale si lasciano fuori giocatori come Retrosi e De Simoni per convocare Chapelli che deve restare fuori per le pretese dei cubani che lo considerano un disertore”. Tutto questo però con il Nettuno che in sede di mercato cerca Angrisano, Crescenzi e Adolfo Gomez, sembra un controsenso:”Ma noi non possiamo fare un campionato di media classifica, noi dobbiamo giocare sempre per vincere – continua Bagialemani – il sistema ci impone di farlo se vogliamo restare competitivi con le altre squadre che vanno in questa direzione”. Parole dunque pesanti del manager nettunese che faranno sicuramente discutere.