L’assessore e l’ex dirigente rinviati a giudizio, la Prefettura che scrive perché in giunta c’è un assessore di troppo, la querelle sulla Santaniello vice segretaria. Candido De Angelis sapeva che l’impresa era difficile ma queste sono preoccupazioni secondarie rispetto a quello che ha trovato con i conti.
In Comune si susseguono riunioni, c’è una mole di de[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]biti fuori bilancio pesante come un macigno (e lui in campagna elettorale diceva che il bilancio era a posto) ma soprattutto c’è un’emergenza chiamata tassa sui rifiuti.
De Angelis lo ha accennato nel consiglio di insediamento, sono pochi i cittadini a pagare e il Comune fa ancora meno per riscuotere. Perché a volte, le lettere non arrivano proprio, anche a persone molto note. Questa vicenda fu oggetto anche di un nostro servizio sugli errori commessi nella gara per le spedizioni.
Il punto è un altro, ci sono 3 milioni e mezzo di euro che il 31 dicembre vanno in prescrizione perché ben 6.500 avvisi relativi al 2013 non sono stati notificati. Di quell’anno, il Comune deve riscuotere circa 5 milioni, tanti sono i residui “attivi” ma 3,5 rischiano di finire nel cestino.
Le percentuali di entrata per gli anni successivi fanno paura: nel 2014 hanno pagato il 71,1% dei cittadini e il Comune deve ancora incassare 4 milioni e mezzo, nel 2015 la percentuale è scesa al 68,4 e mancano 4 milioni e 700.000 euro, nel 2016 hanno pagato il 61,7% e mancano 5 milioni e 200.000 euro, peggio ancora lo scorso anno quando la Tari è stata versata solo dalla metà dei cittadini, con 6 milioni e 700.000 da riscuotere. Quest’anno deve ancora scadere la prima rata, perciò mancano all’appello praticamente tutti per un totale di 12 milioni e 900.000 euro.
Messi tutti insieme, fanno residui per 39 milioni. Situazione che il sindaco e l’assessore alle finanze Eugenio Ruggiero dovranno affrontare, a cominciare dai 3 milioni e mezzo che rischiano di sparire.