[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Corruzione e turbata libertà di scelta del contraente nel Comune di Pontinia: sono queste le accuse – oltre al falso ideologico e la truffa – contestate da Procura e Guardia di Finanza a sei persone che sono finite agli arresti domiciliari. Complessivamente sono 12 gli indagati. Per sei il gip ha disposto l’arresto: l’assessore di Pontinia Luigi Subiaco, Raffaele Scirè e Gianfranco Castellano, professionisti di Latina, Maurizio Filiberti e Giorgio Sottile di Roma. Tra gli altri indagati il sindaco di Pontinia e presidente della Provincia, Carlo Medici.
L’inchiesta dei pm Luigia Spinelli e Giuseppe Bontempo ha coinvolto pubblici funzionari, professionisti e imprenditori. Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria ed eseguite anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno messo in evidenza un collaudato sistema corruttivo attuato tra pubblici funzionari e professionisti pontini con alcuni imprenditori romani, ai danni del Comune.
In particolare, gli indagati, in concorso tra loro, si sono attivati per pilotare l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi del Comune di Pontinia, con l’intento di consentire l’aggiudicazione a una specifica società in cambio della promessa di future utilità.
Gli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria, coordinati dal comandante Francesco Calimero hanno eseguito una serie di perquisizioni e sono rimasti a lungo in Comune a Pontinia dove hanno sequestrato alcuni documenti. Gli indagati che sono ai domiciliari a cui il gip ha vietato di comunicare per via telematica o al telefono con persone estranee al contesto familiare nei prossimi giorni saranno ascoltati dal magistrato che ha firmato il dispositivo.