Le spiagge nettunesi, in particolar modo quelle di Cretarossa tra il Santuario di Nostra Signora delle Grazie ed il Poligono militare, sono ormai da anni soggette al fenomeno dell’erosione. Gran parte della costa, infatti, è stata danneggiata dall’avanzare del mare che in alcuni periodi dell’anno è arrivato a coprire l’intero tratto dell’arenile. Nonostante i molteplici lavori che sono stati effettuati nel corso del tempo, la situazione non sembra essere migliorata, tutt’altro, a detta dei cittadini e dei gestori delle spiagge i lavori sono stati inutili o addirittura controproducenti, tanto che questa estate molti stabilimenti hanno difficoltà ad iniziare la loro attività. Il dato più eclatante è il grave ridimensionamento della battigia, che comporta, oltre a conclamati problemi di sicurezza, anche un rilevante danno economico nei confronti dei gestori di queste spiagge. Molti dubbi sorgono anche sull’effettiva manutenzione della spiagge libere, spesso ricoperte di pietre e sporcizia, le quali sembrano essere divenute le discariche degli stabilimenti limitrofi.
Sul nostro litorale chi vuol andare al mare con la possibilità di avere: la sorveglianza, una fontanella per bere, una doccia per toglierti il sale di dosso e un gabinetto per l’occorrenza, deve per forza rivolgersi agli stabilimenti. Questo non è certo un bell’esempio di gestione di un bene comune come lo sono le spiagge, specialmente per una città che dovrebbe distinguersi nell’ambito turistico.