Riceviamo dall’Associazione Verdi Ambientale Società.
“Premesso che attendiamo ancora che la volontà popolare espressa con referendum nel 2011 venga rispettata e messa in atto, continuiamo a segnalare gli abusi nefasti perpetrati da chi nell’acqua vede una fonte di reddito invece che un bene da tutelare.-dichiara in una nota Marianna Sturba referente dei VAS Valle dell’Aniene’-
I gestori del servizio idrico, ACEA ATO 2 che operano in assoluto monopolio, inoltrano, in questi giorni, la richiesta di aumento temporaneo della portata derivata di 190 litri d’acqua al secondo dalla sorgente del Pertuso per l’approvvigionamento degli acquedotti Simbrivio e Doganella a integrazione della precedente concessione di 360 litri, senza porre nessuna giustificazione a questo ennesimo saccheggio.
Ci auguriamo di non dover ascoltare fantasiose ricostruzioni legate all’emergenza Corona Virus, perché avrebbe del surreale; proprio in questo periodo in cui le attività che maggiormente consumano acqua, ed il turismo altro gran consumatore, sono fermi, proprio ora non si tenti l’impossibile con ricostruzioni false di aumento dei consumi. Si dichiari piuttosto la volontà di appropriarsi indebitamente di ciò che per noi è un bene comune non monetizzabile.
Ci aspettiamo- Aggiunge la Sturba- che la Regione Lazio, presti attenzione al parere di chi le sorgenti le conosce bene ed ha già espresso opinione negativa su questo ennesimo prelievo che metterebbe definitivamente in ginocchio l’equilibrio del bacino dell’Aniene .
Denunciamo al contempo la richiesta d’aumento dei canoni, anche questi ingiustificati, e gli interventi “spot” mai definitivamente risolutivi, sulla rete idrica, ridotta ormai ad un colabrodo, rete che determina la dispersione altissima dell’acqua producendo un danno incommensurabile.
La gestione di un bene comune richiede senso civico altissimo, che ci dispiace, non stiamo rivelando né in chi gestisce né in chi ha dato in gestione.”