Sopralluogo Anzio Biowaste, Cacciatore: i cittadini protestano, il Comune da che parte sta?

Il Comunicato del Consigliere Regionale Marco Cacciatore

“Sono di ritorno dal sopralluogo all’impianto Biowaste di Anzio, dove sono stato oggi pomeriggio insieme a una delegazione dei rappresentanti del territorio (consiglieri comunali, membri di associazioni ecc).

Per quanto abbiamo potuto vedere, quello di Anzio è un moderno impianto biometano, ad alta tecnologia, dove i rischi di impatto ambientale sembrano essere ridotti al minimo e che tratta semplicemente sul rifiuto organico – al contrario di quanto avviene altrove. Vedasi in proposito le aree del Paese dove si è praticato trattamento di fanghi da depurazione (come sappiamo dagli organi di stampa).

Però, al di là delle buone intenzioni di chi ci lavora, non mancano i problemi: dalla localizzazione dell’impianto alle priorità da seguire per lo smaltimento dei rifiuti organici.

—Intanto, e ripeto sempre, sarebbe compito dei Comuni intervenire sulla loro pianificazione urbanistica per evitarlo, vedere un’area industriale circondata da abitazioni e perfino una scuola.
— Biowaste è tra i primi impianti di digestione anaerobica entrati in funzione nel Lazio, ma la Regione non sta rispettando la gerarchia degli interventi per lo smaltimento dei rifiuti. Ben prima del recupero energetico, come nel caso del biometano, è necessario affidarsi al compostaggio aerobico – molto più a misura d’uomo, di piccola azienda agricola, di comunità –, relegando il biogas a forma residuale.

Il dato di fatto è che oggi l’impianto esiste e con questa realtà dobbiamo avere a che fare.

Mi fa piacere che i tecnici che ci hanno ricevuto oggi per il sopralluogo si sono detti disponibili a dialogare con cittadini per minimizzare l’impatto sul territorio.

Però rimane da chiarire la posizione del Comune di Anzio che se da un lato afferma di essere contrario all’impianto, dall’altro continua a portarci i suoi rifiuti. A volte – almeno, così ci dicono i media locali – anche con affidamenti un po’ troppo frettolosi.

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Nel rappresentare i cittadini, è importante che l’amministrazione locale non faccia giochi elettorali, cercando solo il capro espiatorio per esimersi da ogni responsabilità.

Questo riguarda l’amministrazione di Anzio così come alcune opposizioni – vedasi quella inconsistente del M5S. La politica deve decidere, così che i tecnici e le imprese che vogliono contribuire a valorizzare i territori possano competere secondo i crismi stabiliti dagli amministratori.

Al Comune di Anzio propongo:

1. In una zona industriale non possono sorgere case e scuole. Quindi, visto che non ha intrapreso passi per delocalizzare prima, delocalozzi le seconde senza oneri per i cittadini residenti e le famiglie degli studenti.
2. Si attivi, così come tutti i Comuni dell’area, per sani indotti di compostaggio aerobico, rivedendo gli affidamenti all’impianto perché questo non venga subissato di rifiuti dalla frazione organica di tutti in Comuni tra la Provincia a sud di Roma e il nord-pontino.

All’impresa consiglio di ascoltare la cittadinanza, come oggi ha dimostrato di voler fare, recependo i loro punti di vista e dimostrando capacità di imparare dal territorio in cui hanno investito: oggi si è parlato della possibilità di costituire un comitato di controllo con delegati cittadini, che periodicamente visiti l’impianto e che possa presentare proposte operative per minimizzare l’impatto dell’impianto.

Passo dopo passo, il territorio di Anzio deve essere restituito alla vivibilità. Resti a disposizione per questo ed altro, accanto ai cittadini di quel territorio”.