Il comune usi i soldi del bilancio per aiutare le famiglie. Basta slogan e carità pelosa.
Nonostante i soliti toni trionfalistici, in stile cinegiornale del ventennio, dell’assessora Noce, i nodi sono venuti al pettine. Ieri infatti il comune di Nettuno ha dichiarato di aver terminato i fondi messi a disposizione da governo e regione e quindi viene interrotto l’aiuto alle famiglie in difficoltà. Ma cosa ha fatto la giunta Coppola oltre a ripetere come un disco rotto lo slogan “Nettuno non abbandona nessuno”? Nulla. Non ha fatto proprio niente. Nemmeno un euro del bilancio comunale è stato speso da marzo dello scorso anno ad oggi. A parte criticare la scarsità di quanto arrivato dagli altri, che poi ad essere onesti, erano comunque cifre considerevoli, la maggioranza non ha voluto contribuire in nessun modo per alleviare le difficoltà dei nostri concittadini. Eppure per altre cose i soldi si sono trovati eccome! Tipo provare ad aumentarsi lo stipendio! Ora a causa di questa miopia politica e di una scarsa organizzazione nella distribuzione dei fondi alle famiglie molte domande di aiuto saranno cestinate con il deprecabile risultato di aver fatto figli e figliastri. Chi ha fatto immediatamente la domanda ha preso qualcosa, seppur poco, e gli altri un bel niente. Si mettano i soldi del bilancio comunale per aiutare chi è in difficoltà ed è rimasto escluso. Si smetta una volta per tutta di fare slogan e carità pelosa. Uniche cose che questa amministrazione sta effettivamente facendo. Usiamo i soldi dei cittadini di Nettuno per aiutare i nettunesi in difficoltà e non per fare campagna elettorale sulla pelle della gente. Non pensino i politicanti locali di cavarsela con qualche uova di Pasqua da quattro soldi regalate con tanto di foto e comunicato stampa annesso oppure con le solite gettate di asfalto propagandistico su qualche strada cittadina. Con la fame delle persone non si gioca. Ora servono risposte concrete altrimenti si dovranno fare i conti con la disperazione senza più speranze.
Roberto Alicandri