Comunicato stampa
Rete No bavaglio Lazio
Reti di Giustizia
Coordinamento antimafia Anzio e Nettuno
Dopo i 65 arresti per ‘Ndrangheta ed altri gravi delitti dell’Operazione Tritone i comuni di Anzio e Nettuno sono ancora sotto la pressione della criminalità mafiosa: dall’omicidio di Leonardo Muratovich fino a ben tre agguati di stampo mafioso avvenuti a Nettuno ed Anzio a distanza di poco tempo la criminalità organizzata sta “ridisegnando” la geografia delle piazze di spaccio. Nonostante i controlli e l’azione delle forze dell’ordine, permane in una parte consistente della cittadinanza un grande sentimento di sfiducia nelle istituzioni ed anche di omertà. Non passa giorno che la cronaca non ci restituisca un quadro allarmante di un tessuto sociale e criminale dove sequestri di droga e armi sono all’ordine del giorno soprattutto tra i giovanissimi al servizio della criminalità organizzata. Una malavita organizzata che ha lambito persino le due amministrazioni comunali, come attesta l’insediamento di due commissioni di accesso. Il lavoro delle commissioni d’inchiesta è durato sei mesi nei comuni di Anzio e Nettuno. Tuttavia non è giunto ancora un pronunciamento da parte degli organi competenti. Quanto dovranno aspettare i cittadini prima di sapere? Le numerose sentenze definitive e le indagini della DDA di Roma hanno, da tempo, cristallizzato lo stato di una realtà mafiosa variegata che intrattiene ed ha intrattenuto rapporti con diversi esponenti della classe dirigente di Anzio e Nettuno. C’è bisogno di restituire la verità la dignità a questi due comuni presi d’assalto e depredati, per anni, dai sistemi criminali. Non vorremmo che considerazioni politico elettorali influiscano sulla necessità di conoscere la verità. Chiediamo dunque a tutte le istituzioni competenti di fare la loro parte, fino in fondo, per combattere le mafie e dare fiducia a tutte le cittadine e i cittadini onesti delle realtà di Anzio e Nettuno.
Rete No bavaglio Lazio
Reti di Giustizia
Coordinamento antimafia Anzio e Nettuno