Il Governo apre la trattativa dopo le vibrate proteste di consumatori e categorie
Lo sciopero dei benzinai, che era stato proclamato per il 25 e 26 gennaio, “è congelato”. Lo dicono i gestori dei distributori, dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il Governo. Ieri sera, la premier Giorgia Meloni aveva annunciato la volontà di incontrare una delegazione della categoria, sottolineando: “Non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile. Io anzi ribadisco che la gran parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità. Proprio a loro tutela serve individuare chi non dovesse avere la stessa responsabilità. La categoria va messa al riparo anche da certe mistificazioni, quando si parla per settimane di aumenti del prezzo della benzina, questo non aiuta”.
Il governo quindi costretto a tornare sui suoi passi, dopo le proteste arrivate da consumatori e categorie, ieri infatti, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva aperto a un nuovo taglio delle accise: “Il Governo – le parole del titolare del Mef al question time in Senato – si riserva di adottare misure di riduzione delle accise in relazione all’aumento verificato dei prezzi dei carburanti“.
Ieri poi il ministro Adolfo Urso con il sottosegretario Massimo Bitonci, per tentare di stemperare il clima, ha incontrato le associazioni dei consumatori. Alla riunione erano presenti le 19 associazioni che compongono il Cncu e il Garante dei Prezzi Benedetto Mineo. Il ministro ha presentato le linee direttrici del decreto legge approvato dal Cdm, che prevede misure atte a garantire maggiore trasparenza con sistemi di rilevazioni più tempestivi e generali in favore di utenti e gestori.
Ma per il segretario secondo il segretario della CGIL Maurizio Landini: “Stanno emergendo i limiti della manovra. Si sono fatte delle marchette elettorali, penso ai condoni fiscali, alle sanzioni a questa idea folle della flat-tax. E quello, che sta venendo fuori è che i prezzi aumentano, l’inflazione aumenta, la gente non arriva alla fine del mese”.