Il giornalista di Repubblica Corrado Zunino è rimasto ferito durante l’attacco di un cecchino o di un drone a Kherson, mentre è rimasto ucciso il suo interprete ucraino Bogdan Bitik.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha riferito che Zunino “sta bene ed è seguito dalla nostra ambasciata a Kiev”.
“Non capisco come sia stato possibile. La macchina l’avevamo lasciata nella rampa di accesso al ponte. -Racconta Corrado Zunino – Io ho un giubbotto blu con scritto molto in grande press e i due militari ucraini che ci hanno detto di andare via avevano capito che eravamo giornalisti. Ma i russi sparano su qualunque cosa, hanno sparato su dottori e ora sparano sulla stampa. Ho perso il conto di giornalisti e fotografi scomparsi o morti”. Così a ‘The breakfast club’ su Radio Capital Corrado Zunino, il giornalista di Repubblica ferito ieri a Kherson (Ucraina) racconta l’attacco subito nel quale è morto il suo collaboratore Bogdan Bitik.
“Non ci siamo mai esposti – spiega Zunino – a rischi gratuiti. Non c’era un’atmosfera di guerra, su quel ponte c’era silenzio. Ora sono in un ospedale militare al sud del paese, ho 4 ferite lievi. Ma tra poche ore può avviarsi il trasferimento per il mio rientro in Italia”