Oltre un centinaio le persone presenti alla manifestazione organizzata dai 4 cittadini denunciati dall’assessore Placidi per aver segnalato lo stato d’inquinamento del mare “Basta con la politica delle carte”.
Anzio- Vogliamo una città diversa” Grande successo per il “Denunciati tutti day”, organizzato domenica scorsa (28 ottobre) ad Anzio. Una giornata che ha visto, nonostante il maltempo, oltre un centinaio di cittadini ascoltare in piazza Pia Andrea Mingiacchi, Umberto Spallotta, Claudio Petriconi e Paolo Salvucci, tutti cittadini impegnati, a vario titolo nel sociale, per il bene della città. Sono loro i quattro denunciati dall’assessore all’ambiente Patrizio Pacidi, nonché vicesindaco, per procurato allarme e falsità ideologica in merito alla questione balneabilità del mare, scoppiata lo scorso luglio. I quattro avevano segnalato il pericolo delle acque inquinate pubblicando su internet le analisi fatte dall’Arpa Lazio (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio), in cui si rilevavano valori di inquinamento al di sopra della norma.
E Mingiacchi, Spallotta, Petriconi e Salvucci non ci stanno: “noi vogliamo il bene della città”. È questo il concetto ribadito dai quattro denunciati che hanno organizzato, grazie anche alla collaborazione dei partiti di centrosinistra e associazioni culturali del territorio, il “Denunciati tutti day”. Una manifestazione nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e per fare pubblicamente il punto sull’iter burocratico succedutosi dalla comparsa delle analisi, fatte a seguito della denuncia alla Guardia Costiera di cittadini e gestori balneari in merito alle condizioni del mare del 20 luglio. Da quelle analisi è risultato un valore di inquinamento cinque volte superiore alla soglia stabilita per legge (analisi Arpa del 24 luglio), sino alla risposta dell’Arpa dell’8 agosto, su richiesta fatta dal comune il giorno 6 (ben 13 giorni dopo). “Siamo scesi in piazza – ha spiegato Andrea Mingiacchi – non solo per raccontare quanto è accaduto a noi cittadini, ma anche per dire basta la politica delle tre carte. È impensabile che nel 2012 si trovino ancora stratagemmi per temporeggiare, non tutelando la salute di cittadini e turisti. L’Arpa parla chiaro, quando il comune riceve un’analisi superiore alla soglia deve emettere il divieto di balneazione. Cosa che ad Anzio non è avvenuta. E qui non c’è nessuna scusa. Quest’amministrazione non solo denuncia i cittadini che vogliono il bene della città, ma cerca continuamente scuse, per continuare a giocare alle tre carte. Noi vogliamo una Città diversa”. Durante la manifestazione sono stati distribuiti depliant con la lettera di solidarietà firmata dai partiti di centro sinistra e da molte associazioni, a sostegno dei quattro cittadini denunciati dal vicesindaco di Anzio. Inoltre sono state diffuse le fotocopie dell’opuscolo “Tutela delle acque di balneazione”, il documento ufficiale del sito dell’Arpa, dove si evidenzia il fatto che il sindaco ha il dovere di emettere il divieto di balneazione al seguito di analisi con valore superiore alla soglia. Dopo gli interventi dei denunciati, hanno preso la parola Claudio Fiorella (delegato regionale di PRC), Ivano Bernardone (segretario del PD di Anzio), Simone Di Donna (vice segretario IDV), Roberto Gamba (delegato SEL), Massimo Creo (consigliere del PD di Anzio), e i cittadini Silvia Bonaventura, Tonino di Francia e Publio Razza. Tutti hanno sottolineato l’importanza di un confronto politico “sano”, che nasca nelle piazze e tra i cittadini, sempre e solo per il bene comune. “Un confronto – aggiunge Mingiacchi – che quest’amministrazione, con azioni poco virtuose nei confronti dei cittadini, sembrerebbe volere debellare. La gente ha diritto di esprimersi e chiedere chiarezza sul mare e sulla politica. Denunciateci tutti è un iniziativa che andrà avanti con altre azioni (volantinaggio, comunicati, incontri) fino alle elezioni, la città deve ben sapere chi ci amministra”.