Anzio Nettuno. Inchiesta voto di scambio politico-mafioso: le reazioni di PD e M5S

De Raho chiede acquisizione atti in Antimafia*
“Il quadro complessivo è sconcertante”. “Dall’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel Comune di Anzio, già sciolto per mafia, emerge che l’ex sindaco, un ex assessore e due ex consiglieri sono indagati per scambio elettorale politico-mafioso. Vedremo a che esiti approderà l’indagine e se vi saranno dei processi, ma considerando anche tutti gli elementi già emersi nei mesi scorsi e che hanno portato allo scioglimento del Comune, il quadro complessivo è sconcertante. Desta profonda preoccupazione il possibile inquinamento profondo e diffuso nelle istituzioni territoriali e al vertice dell’amministrazione locale. Nella commissione Antimafia, che sta seguendo lo sviluppo del commissariamento, ho sollecitato l’acquisizione degli atti di questa inchiesta”. Lo afferma il deputato M5S Federico Cafiero De Raho, vice presidente della commissione Antimafia.

Paris e Maugliani: “da sempre denunciamo gli affari della ‘ndrangheta”

“Dal 2016 ci battiamo per avere luce sulle mafie nel litorale, in particolare sul potere ed il rapporto con le istituzioni di Nettuno ed Anzio da parte delle organizzazioni familiari della ‘ndrangheta. Già nel 2016 chiedemmo l’insediamento della commissione d’accesso ad Anzio, ma sono dovuti passare anni e prefetti per arrivare a quella istituzione, il febbraio del 2022, comportando successivamente lo scioglimento dei due comuni. Da sempre abbiamo denunciato gli appalti, le minacce, gli affari della ‘ndrangheta ed i “casuali” intrecci con gli esponenti della politica, specialmente il centrodestra anziate. Adesso arriva l’iscrizione nel registro degli indagati addirittura dell’ex sindaco Candido De Angelis, oggi Lega, ieri Popolo della Libertà, con lui anche dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Ranucci di Forza Italia, l’ex consigliera Cinzia Galasso, di Fratelli d’Italia, la consigliera Lucia Pascucci della civica De Angelis e l’ex assessore Gualtiero Di Carlo. Ringraziamo la responsabile nazionale Legalità del Pd Senatrice Enza Rando per aver chiesto una nuova seduta della Commissione Antimafia e chiediamo che quanto prima si determinino anche le condizioni per la non candidabilità di chi è stato coinvolto in questa mala gestione del territorio, perché non dimentichiamo le tante ipotesi di candidature a livello regionale e nazionale di esponenti vicini alle amministrazioni coinvolte. I cittadini hanno bisogno di chiarezza”.

Benedetto Paris Presidente Forum Legalità Pd Provincia di Roma

Rocco Maugliani Segretario Pd Provincia di Roma

Mafia: M5s, sconcertante voto di scambio ad Anzio

“Due giorni dopo l’arresto di un esponente di Fdi a Palermo, apprendiamo che secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nelle elezioni politiche del Comune di Anzio, sciolto per mafia insieme a Nettuno, ci sarebbe stato un voto di scambio politico-mafioso e a beneficiare del sostegno elettorale dei boss sarebbero stati ex assessori e ex consiglieri comunali di Fdi e FI, tutti legati all’ex sindaco De Angelis. Un quadro sconcertante, con buona pace della continua retorica muscolare del partito di Giorgia Meloni sulla legalità e sull’antimafia. In Italia c’è una vera e propria emergenza legalità, da Torino a Palermo passando per la Puglia. L’unica forza politica a sollevare la questione morale nelle istituzioni e nella classe dirigente italiana è il Movimento 5 Stelle, che è nato per affermare ovunque i principi della legalità e della trasparenza”. Lo affermano in una nota la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S, e il consigliere regionale del Lazio Adriano Zuccalà, capogruppo M5S.
“Nel frattempo il governo Meloni e la sua maggioranza smantellano la normativa per il contrasto alla corruzione, alle mafie affariste e ad ogni forma di malaffare dei colletti bianchi. Ne fanno anche un vanto, provando a ridicolizzare il M5S e l’ex ministro Bonafede, che hanno approvato la migliore legge anticorruzione che l’Italia abbia mai conosciuto, elogiata e presa a modello a livello internazionale” concludono Maiorino e Zuccalà.