Tutto partiva dalle inserzioni di un noto sito di annunci. Avevano messo in campo un vero sodalizio criminale i tre fratelli di Ardea arrestati dalla Polizia nei giorni scorsi. Due ragazzi e una ragazza che dopo aver contattato gli inserzionisti che pubblicizzavano la vendita di smartphone pagavano con denaro contante falso. La truffa è stata scoperta dopo la denuncia da parte di una delle vittime, che ha raccontato di essere stato contattato per l’acquisto del suo cellulare, del valore di 700 euro, ed essersi accorto dopo qualche giorno che si trattava di banconote false. Così il ragazzo ha messo un nuovo annuncio, in accordo coi poliziotti, e dopo essere stato nuovamente contattato dalla stessa voce che lo aveva già truffato, ha fissato un appuntamento a Roma, in piazzale Nervi, con tanto di appostamento degli agenti che al momento della transazione hanno bloccato i tre ragazzi e sequestrato 12 banconote da 50 euro e 5 banconote da 20 euro tutte false. I fratelli sono stati identificati: si tratta di O.E, O.S e O.V., tutti residenti nel campo nomadi di Ardea tra i 20 e i 25 anni. Per loro è scattata l’accusa di truffa e introduzione nello Stato di monete falsificate.