Si parlerà accuratamente di dislessia il prossimo 7 febbraio all’Hotel Lido Garda di Anzio. L’occasione per approfondire un argomento che sta a cuore a migliaia di famiglie italiane, sarà data dal convegno/dibattito “D come Dislessia”, ideato da Filippo Tettoia, Daniela Moretto ed Alessandro Casertano, rispettivamente Presidente, vice Presidente con delega alle Pari opportunità e segretario nazionale del Partito Nazionale dei Diritti. “La politica nazionale – spiegano – deve fare un cambio di rotta per quanto riguarda la destinazione dei fondi, pensando maggiormente alle persone con disabilità. Nella scuola il problema è che gli insegnanti, oltre a non poter usufruire dei mezzi adeguati alle esigenze dei ragazzi dislessici, hanno una preparazione generale e non specifica sul tema. Sarebbe opportuno organizzare dei corsi e comprare software specifici per aiutare i ragazzi con questo tipo di problemi, invece spesso non ci si accorge neanche che le difficoltà scolastiche sono dovute alla dislessia”. Difficile quindi riuscire a crescere in un ambiente che non riesce a valorizzarti per quello che realmente sei in grado di dare. Daniela Moretto in questo ha un’esperienza diretta: “Mio figlio è dislessico – spiega – e le insegnanti a scuola mi dicevano che era distratto, svogliato, e che probabilmente dietro le sue difficoltà di apprendimento c’erano dei problemi familiari. E’ un problema che riguarda migliaia di persone in Italia e la gente non deve aver paura che dietro questo convegno ci sia la politica, perché la nostra intenzione è quella di spingere lo Stato ad ampliare i fondi e creare delle leggi ad hoc per specializzare gli insegnanti nelle varie disabilità”. Ospite d’eccezione dell’evento, che vedrà la partecipazione di numerose autorità politiche locali e regionali, delle scuole del territorio di Anzio e Nettuno, e della dottoressa Rossana Casale dell’Uonpi, sarà il professor Gianluca Lo Presti, psicologo professionista esperto in psicopatologia dell’apprendimento, che nel suo intervento cercherà di spiegare a genitori e docenti le tecniche migliori per approcciarsi ai ragazzi con questo tipo di difficoltà, esaltandone le doti.
