Le emissioni dell’Impianto Kilkos Acea, di via Nettuno Velletri, comportano un gravissimo danno a carico di migliaia di persone. Il 30 agosto, mercoledì, manifestazione davanti all’ingresso dell’Acea Ambiente Aprilia (ex Kyklos)
“Le emissioni odorigene dell’impianto Kilkos-Acea comportano un gravissimo danno a carico di migliaia di persone, Aziende agricole di eccellenza, strutture alberghiere e turistiche, non potendosi fruire gli spazi aperti, costretti a dover tenere porte e finestre serrate in molte ore del giorno e della notte. E’ quanto sostiene il Comitato “No Miasmi e difesa del territorio” che ha scritto alle Procure della Repubblica di Latina e Velletri all’Arpa e alla ASL e a tutti gli enti coinvolti. “Le emissioni odorigene rientrano nella definizione d’inquinamento atmosferico e di emissioni in atmosfera”. Raccolte le schede di testimonianza di 350 cittadini indicanti l’ origine e l’ entita’ dei fetori emessi dalla Acea Ambiente Aprilia, dimostrano che le prescrizioni di legge vengono disattese”.
“Il giorno 30 agosto, mercoledì, alle ore 8,30 è stata organizzata una manifestazione davanti all’ingresso dell’Acea Ambiente Aprilia (ex Kyklos). Preghiamo tutti di partecipare e/o far intervenire parenti e amici, tenuto conto degli estremi disagi patiti da moltissimi Cittadini sia delle Ferriere che di Nettuno in questi mesi estivi”.
“Il giorno 30 agosto, mercoledì, alle ore 8,30 è stata organizzata una manifestazione davanti all’ingresso dell’Acea Ambiente Aprilia (ex Kyklos). Preghiamo tutti di partecipare e/o far intervenire parenti e amici, tenuto conto degli estremi disagi patiti da moltissimi Cittadini sia delle Ferriere che di Nettuno in questi mesi estivi”.
Questo il testo completo dell’esposto:
ALL’ATTENZIONE DI:
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LATINA
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VELLETRI
NOE
CORPO FORESTALE DELLO STATO
VV.FF.
REGIONE LAZIO
ARPA LAZIO DIREZIONE GENERALE
ARPA LAZIO DIREZIONE CENTRALE
SEZIONE ARPA LATINA
SEZIONE ARPA ROMA
ASL LATINA
ASL ROMA H
COMUNE DI APRILIA
COMUNE DI NETTUNO
OGGETTO: esalazioni odorigene provenienti dall’Azienda Acea Ambiente Aprilia (ex-Kyklos) S.r.L , Via delle Ferriere, Km 15, Aprilia (LT).
Si segnala per l’ ennesima volta l’enorme disagio inflitto ai Cittadini residenti nei Quartieri periferici di Nettuno e nelle zone circostanti Le Ferriere dovuto all’ INSOPPORTABILE EMISSIONE ODORIGENA proveniente dall’interno dell’Impianto Acea Ambiente Aprilia (ex Kyklos).
E’ oramai ufficialmente stabilito che le emissioni odorigene sono “INQUINAMENTO” come disposto dal TAR Veneto, Sez. III, n. 573, del 5 maggio 2014, che recita:
“ Le emissioni odorigene rientrano nella definizione d’inquinamento atmosferico e di emissioni in atmosfera.
Anche se non è rinvenibile un riferimento espresso alle emissioni odorigene, le stesse debbono ritenersi ricomprese nella definizione di «inquinamento atmosferico» e di «emissioni in atmosfera»,poiché la molestia olfattiva intollerabile è al contempo sia un possibile fattore di «pericolo per la salute umana o per la qualità dell’ambiente», che di compromissione degli «altri usi legittimi dell’ambiente», ed in sede di rilascio dell’autorizzazione, dovendo essere verificato il rispetto delle condizioni volte a minimizzare l’inquinamento atmosferico (infatti per l’art. 296, comma 2, lett. a, del Dlgs. 152/2006, il progetto deve indicare le tecniche adottate per limitare le emissioni e la loro quantità e qualità), possono pertanto essere oggetto di valutazione anche i profili che arrecano molestie olfattive facendo riferimento alle migliori tecniche disponibili.”
Si richiamano a tal riguardo alcune espressioni della Giurisprudenza:
A) In caso di emissioni moleste il Giudice applica, come è noto, l’art. 674 del c.p. Getto pericoloso di cose “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito…….”
Inoltre:
B) Nel d.lgs 03.04.2006 n.152 all’art.177, che introduce le disposizioni generali della parte quarta relativa alle norme in materia di gestione di rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, si legge che “..4. I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare:…. senza causare inconvenienti da rumori o odori;”
Inoltre:
C ) Nell’ allegato terzo alla parte quarta del d.lgs.n. 152/06 e sm, in cui sono indicati i criteri generali da adottare in materia di bonifica e messa in sicurezza, si legge che gli interventi di bonifica e di messa in sicurezza devono essere condotti secondo criteri tecnici generali e fra questi criteri si trova l’indicazione di”.. “evitare ogni rischio aggiuntivo a quello esistente di inquinamento dell’aria, delle acque sotterranee e superficiali, del suolo e sottosuolo, nonché ogni inconveniente derivante da rumori e odori”.
Inoltre:
D ) Nel D.M. 5 febbraio 1998 “Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 si legge all’art.1 che ” Le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna delle tipologie di rifiuti, individuati dal presente decreto, non devono costituire un pericolo per la salute dell’uomo e recare pregiudizio all’ambiente, e in particolare non devono: ……. causare inconvenienti da rumori e odori;”
Inoltre:
E ) Nel D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 (1).”Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti si legge ” Devono essere previsti sistemi e/o misure atte a ridurre al minimo i disturbi ed i rischi provenienti dalla discarica e causati da: ….- emissione di odori e polvere” . A maggior conferma, ciò dovrebbe essere da applicarsi a impianti di recupero rifiuti.
La grave situazione odorigena, testimoniata da 340 Cittadini che hanno sottoscritto altrettante schede indicanti l’ origine e l’ entita’ dei fetori emessi dalla Acea Ambiente Aprilia, dimostra viceversa che tutte le suddette prescrizioni vengono disattese.
I punti principali di emissione dei miasmi sono posti nei due settori di biofiltraggio, come oramai testimoniato dagli stessi Cittadini che ne hanno localizzato l’origine seguendo la direzione del vento e risalendo alle due fonti.
Su questa base in data 15 luglio 2017 sono state raccolte le schede di testimonianza di 340 Cittadini che possono essere consultate a richiesta in qualsiasi momento.
All’ Arpa Lazio, Direzione Tecnica e Divisione Atmosfera ed Impianti è demandato il controllo dell’ efficienza dei biofiltri. Pertanto, a questo Ente il Comitato rivolge in prima battuta le seguenti domande:
a) Sono stati fatti controlli aggiornati ed analitici dei biofiltri secondo la metodologia prescritta US EPA TO- 15 Arpa Lazio gascromatografia massa gc/ms (Piano Monitoraggio e Controllo Modello Arpa Lazio N° G08 7/7/ 2015) ?
b) Sono state redatte, su questo tema, relazioni ufficiali, debitamente firmate e controllate, corredate di dati analitici?
c) Sono state mai eseguite, per tutta l’ area circostante l’ Impianto, analisi degli odori molesti secondo le norme UNI EN / 13725 :2004 ; UNI/ 10169 :2001 ; UNI EN 13284-1 :2003 CALCOLO MISURA CONCENTRAZIONE (oue/m3 EN 13725) ;
CALCOLO ORE DI ODORE METODO GIRL (geruchsimmission 13 /5/1998) G.O.O.A tecnica olfattometrica dinamica?
d) Il conferimento dell’ AIA ad Acea Ambiente Aprilia da parte della Regione Lazio è avvenuto dopo la verifica dell’efficienza dei biofiltri?
e) Arpa ha verificato l’ efficienza dei biofiltri?
f) E’ stato mai realizzato uno studio epidemiologico della zona ed uno studio della dispersione degli inquinanti odorigeni come fatto in altre Regioni (Es. Lombardia) ?
g) E’ stato mai fissato il limite d’emissione in termini di unità olfattometriche /metro cubo (dal momento che di tale valore non vi è traccia nell’ AIA)?
h) Sono mai state fatto da parte dell’Arpa verifiche sui biofiltri con i metodi ufficiali suesposti e con la metodologia UNI EN 13725/2004?
Il Comitato chiede in merito all’ esistenza di queste verifiche e studi al fine di poter eseguire un accesso agli atti (D.L. n 33/2013).
Ricordiamo ancora una volta che nei correnti mesi caldi le emissioni raggiungono una dimensione non ulteriormente sostenibile arrecando gravissimo danno a carico di migliaia di persone, Aziende agricole di eccellenza, strutture alberghiere e turistiche, non potendosi fruire gli spazi aperti, costretti a dover tenere porte e finestre serrate in molte ore del giorno e della notte.
COMITATO “NO MIASMI E DIFESA DEL TERRITORIO DALL’INQUINAMENTO AMBIENTALE” – NETTUNO, VIA SALSOMAGGIORE, 8, 00048
REGISTRATO PRESSO L’UFFICIO DELLE ENTRATE DI NETTUNO IL 9 FEBBRAIO 2012, ATTO N. 1194/3
Il Presidente
Ing. Romano Gallifuoco