Lacrime di coccodrillo

di Eduardo Saturno

Dovete sapere che se alcuni ospedali sembrano in apparenza impreparati, senza attrezzature e privi di adeguato personale non è casuale o frutto dell’inefficienza del sistema pubblico, ma è la sommatoria dii scelte calcolate e volute scientemente negli ultimi 10 anni.
La storia inizia con il governo Monti, quando le cronache di allora (dicembre 2012) riportano l’operato del Ministro della sanità pro’ tempore Renato Balduzzi, che senza nessuna remora imbraccio’ la scure per tagliare progressivamente gli stanziamenti alla Sanità con lo scopo di ridurne il peso sull’economia dal 7,1% al 6,7% del PIL. Un drastico ridimensionamento che le Regioni stimarono in 30 miliardi di spesa complessivi pluriennali. Ma non fu’ l’unico, taglio effettuato negli anni. Due anni dopo, nel 2014, il Governo Letta, propose un taglio alle regioni per 4 miliardi, che dopo una serie di mediazioni una serie di contrattazioni si ridusse a 2, 36 miliardi.

Ma come affermava un compianto presentatore Tv non finisce qui, perché per il biennio 2015-2016 si prevede un taglio del Fondo Sanitario Nazionale pari a 6,79 miliardi. E per non essere da meno, anche nel DEF 2017, il governo Gentiloni, stima un calo della spesa pubblica sanitaria rispetto al PIL dal 6,7% al 6,4% per il 2019. Nello stesso anno il DM denominato “Rideterminazione della spesa sanitaria” riduce la spesa sanitaria di 423 milioni nel 2017 e di 609 milioni nel 2018.
Mai pero’ che questi signori in giacca e cravatta abbiano pensato di intaccare i loro benefits economici e non. Pure loro hanno famiglia.
Dopo questa sequela di numeri è il caso di ribadire che nel momento in cui si parla di tagli per rispettare i parametri europei, di austerità espansiva, di sacrifici per il futuro dei nostri figli, bisogna ricordare che tutto cio’ viene fatto sulla nostra pelle e sulla nostra salute. Non si tratta di numeri casuali, ma della differenza fra il trovare un posto in rianimazione perché colpiti da una brutta polmonite e non trovarlo e morire. Ricordiamoci che coloro i quali a Bruxelles decidono questi tagli, (Dombrovskis e Von Der Leyen, per esempio), non rischieranno mai di varcare la soglia dell’ospedale di Codogno, di quello di Cremona o dello Spallanzani, ma noi si. Con i debiti scongiuri, naturalmente!