Anzio. La movida triste e violenta ha avuto un peso enorme su tutta la città

di Cristina Greco

Ricordo da bambina che con la mia famiglia l’estate venivo ad Anzio.
Sento ancora il sapore della pizza a taglio, mista all’odore del mare mentre assistevo con i miei genitori allo spettacolo dei fuochi d’artificio.
Trasferitami poi da adolescente qui al mare da Roma, aspettavo le vacanze per essere libera di uscire con le biciclette e i motorini.
Perché parlo di Anzio ricordando questo? perché purtroppo è tutto cambiato e questa estate la città di Anzio è stata spesso protagonista sui giornali e in tv di notizie di cronaca nera.
Anzio, come tante altre città di mare, la notte accoglie la “movida” che nasce negli anni 80 in Spagna con gruppi culturali di aggregazione e divertimento e solo dopo è arrivata da noi, trasformandosi oggi in un’altra cosa. I giovani della movida sono cambiati, si ubriacano, fanno uso di droghe e sono aggressivi. Le ragazze poco più che bambine bevono fino a star male e addirittura sono protagoniste di risse in spiaggia.
L’alcool e la droga alterano la percezione della realtà ed ecco che il complimento alla propria ragazza diventa il pretesto per tirare fuori rabbia e violenza al punto di esplodere un colpo di pistola ferendo una persona come è avvenuto in un bar del centro perché un cameriere ha fatto un complimento ad una ragazza.
O ancora si è arrivati ad uccidere qualcuno a coltellate nei luoghi della movida: ragazzi che uccidono ragazzi.
È diventato questo quindi il divertimento? la movida?
Poi la sera, c’è anche la “movida” dei più grandi dove si nasconde la mafia, lo spaccio e la delinquenza locale.
Anzio ha tante cose da ammirare dalle spiagge, ai siti archeologici, al centro cittadino ma è impossibile passeggiare restando tranquilli senza avere paura per i propri figli adolescenti che girano di sera. Forse questa rabbia giovanile è dovuta alle restrizioni Covid o magari è un malessere dei giovani che non hanno punti di riferimento, non hanno modelli se non negativi. Sembra tornata la legge del più forte e del più furbo. In conclusione “l’estate sta finendo” come diceva una
vecchia canzone che faceva salire la malinconia per la riapertura delle scuole e il ritorno al lavoro e alla vita di tutti i giorni, ma questa di estate ad Anzio lascia invece la malinconia di una movida triste e violenta che avuto un peso enorme su tutta la città e tante famiglie e difficilmente sarà dimenticata.