Gli affari ai tempi del coronavirus, tra negozi vuoti e attività che si fermano

Tutto è cambiato nel giro di una notte. Da una domenica in cui coppie e famigliole andavano a spasso per Anzio come nulla fosse alla desolazione di un lunedì fatto di consapevolezza e paura. In tanti stanno cercando di farsi forza e capire come sia giusto comportarsi dopo la notizia dei due casi accertati di coronavirus sul territorio di Anzio e Nettuno. Il sindaco Alessandro Coppola ha invitato tutti alla prudenza, ad uscire il meno possibile se non strettamente necessario, e intanto la paura cresce e si assiste pian piano alla desertificazione di locali, negozi e ristoranti. L’economia piange ma molti tra i commercianti, responsabilmente, hanno deciso di fermarsi per contrastare l’emergenza Coronavirus. Tra i primi a comunicare dalla pagina Facebook la chiusura è stata la Sangallo Immobiliare che non aprirà al pubblico e si sta organizzando tramite videochiamate e watsapp per far visionare gli immobili ai clienti. Chiusi al ricevimento del pubblico diversi studi legali del territorio, visto anche il blocco delle attività dei tribunali. Da stasera stanno cominciando a comunicare la chiusura anche alcuni ristoranti tra Anzio e Nettuno, come il Turcotto o il casale La Coccinella, che ha sospeso tutte le feste e le cerimonie. C’è anche chi, come il proprietario del ristorante cinese di Nettuno, ha deciso di chiudere un mese per ferie, anche a seguito del notevole calo di clienti nei giorni scorsi.