Anzio. Sacida: “Una scuola a colori”, il progetto della scuola dell’infanzia e primaria

“Sacida” un plesso di quartiere alla periferia di Anzio, appartenente all’Istituto Comprensivo Anzio II, Scuola di eccellenza, che spesso ha fatto parlare di lei per le ottime iniziative didattiche messe in atto negli anni.

“Una scuola a colori” è il nome del progetto della scuola dell’infanzia e primaria del plesso Sacida. Nasce dall’idea, semplice e naturale, di realizzare un murales e mettere in atto un laboratorio creativo permanente.

L’opera sarà realizzata dagli alunni del plesso, dalle insegnanti, dai genitori e dal dirigente scolastico.

La finalità di questo progetto sarà quella di abbellire l’ambiente scolastico e far sviluppare ai giovani alunni il senso del “Bello”, il senso “Civico”, il “Rispetto” per il contesto che li circonda.

Nelle giornate dell’8,9 e 10 aprile, abbiamo visto in azione, per la prima fase del progetto, genitori ed insegnanti, che con forte spirito di collaborazione hanno rasato e ritinteggiato le pareti esterne della scuola, rendendo il suo aspetto “Bello” a vedersi. In tanti hanno esclamato: “non sembra più la stessa scuola”.

Il progetto proseguirà nelle prossime settimane con la realizzazione dei murales mediante la progettazione Partecipata e il metodo Cooperative Learning, un metodo didattico in cui gli studenti lavorano insieme, in piccoli gruppi per raggiungere obbiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento.

Ora, non ci resta che aspettare il termine del progetto, che già in partenza promette grandi risultati.

Si ringraziano gli sponsor per la donazione di materiali, Domenicucci srl, Edil Tre T srl, Federico Vincenzo snc, Farmacia 5 Miglia sas, Anzio colonia srl,

Onoranze Funebri Toselli Virginio, Lido Edilizia srl, Il Vecchio Ovile, Roma Trading Service e la Ditta Edile Bogato Radu Mirel; si ringraziano inoltre le Responsabili di Plesso Cinzia Divona e Gigliola Ficiarà, la Dirigente Scolastica Dott.sa Anna Maria Corso e tutti i genitori che hanno prestato la loro opera.

Sonia Federico