
“Massimo Cuttitta è morto per il Covid: aveva 54 anni e 70 caps (presenze in nazionale) dal 1990 al 2000. Era nato a Latina e cresciuto a Durban in Sud Africa, poi il rientro in Italia e il dubutto all’Aquila e quindi inamovibile (nel senso che non indietreggiava mai) pilone sinistro della fenomenale squadra di Georges Coste che ha portato l’Italia nel Sei Nazioni. Appena venerdì, sempre all’ospedale di Albano (Roma), era morta la madre Nunzia, ugualmente colpita dal Covid. A piangerli sono il fratelli Marcello, gemello di “Maus”, ala e miglior marcatore nella storia degli azzurri, e Michele, il maggiore, ingegnere e trequarti nella serie A italiana, e il papà Carlo, imprenditore edile che aveva tirato su la casa di famiglia a Lavinio (frazione di Anzio) dopo l’esperienza in Sud Africa che aveva permesso ai figli di diventare anche rugbysti di alto livello”.
Lo scrive Paolo Ricci Bitti sul il Messaggero online