Anzio. Successo del convegno “LegalizzAnzio”, svoltosi ieri al Lido Garda, organizzato da M5S e Apa

Partecipato il convegno “LegalizzAnzio” 2  svoltosi ieri ad Anzio al Lido garda, organizzato dal Movimento 5 Stelle e da Alternativa per Anzio. Un momento di riflessione dive si sono ripercorse le vicissitudini giudiziarie della città di Anzio. Dagli arresti per Evergreen della Guardia di finanza che hanno travolto l’ufficio ambiente agli ultimi dell’operazione Tritone, con 65 arresti per ‘Ndrangheta, inchiesta che ha chiamato in causa anche diversi politici e amministratori dei Comuni di Anzio e Nettuno. Il radicamento della criminalità organizzata sul litorale c’è sempre stato ma solo oggi grazie agli ultimi arresti due commissioni d’accesso si sono insediate nei due comuni per indagare sull’eventuale legame tra criminalità e politica.

Ad Aprire gli interventi la senatrice Elena Fattori di SI, che ha ripercorso tutte le avvisaglie che per diversi anni (dai rapporti della Dia alle interrogazioni parlamentari) avevano evidenziato la forte presenza della criminalità organizzata sul territorio, e i legami emersi con la politica con una serie di appalti e affidamenti, ma alle quali non era staton dato seguito con l’invio di Commissioni di accesso da parte del Prefetto. “Il sindaco De Angelis in risposta minacciò querele con risarcimenti milionari, dicendo che le interrogazioni parlamentari riportavano cose false, suggerite da imbecilli locali. Ma la realtà dei fatti ci ha dato pienamente ragione.”

“L’oblio, rispetto alla problematiche di cui stiamo discutendo, è l’arma più forte delle organizzazioni criminali mafiose -ha detto il segretario regionale di SI Massimo Cervellini– molte forze politiche non hanno l’oblio permanente, in certi giorni sono molto attente, in altri però tornano nell’oblio. C’è sul litorale a sud di Roma fino a quello pontino, una presenza che è superiore a quella delle regioni di nascita di queste organizzazioni criminali, il motivo è semplice queste organizzazioni vanno dove c’è una potenziale ricchezza, qui c’è il comando completo dell’economia e della decisioni politiche”.

Per per la deputata Angela Salafia della Commissione antimafia: “il fenomeno è grave, se si pensa che dal 1991 ad oggi, sono circa 400 le amministrazioni in Italia che sono state sciolte per mafia, senza distinzione di territorio. Le mafie sono cambiate, sono presenti attraverso le infiltarazioini nelle amministrazioni dove ci sono i soldi degli appalti pubblici e dove inquinano anche la competizione elettorale”. “Aspettiamo il lavoro della commissione di accesso senza interferire nel lavoro che questa svolge”. La Salafia ha illustrato una proposta di legge nuova, in esamne in commissione, sullo scioglimento dei Comuni: “spesso i Comuni che vengono sciolti sono in disssento finaziario. Quindi per cercare di riportare la legalità e riportare i servizi ai cittadini, si potrebbe intervenire con degli incentivi economici ai comuni. Ma prevedere anche la possibilità di allontanare da subito quegli amministratori o quei funzionari che hanno agevolato queste cose, bloccando gli atti ammnistrativi approvati da questi”.

“Vogliamo soffermarci sulla responsabilità politica e non su quella giudiuziaria-ha detto Rita Pollastrini M5S– si tende a dire aspettiamo l’esito delle indagini che sono in corso, questo non ha nulla ache vedere con la responsabilità politica, sono due percorsi separati. Noi non ci occupiamo degli aspetti giudiziari, ma ci occupiano della responsabiltà degli ammnistratori, nelle intercettazioni ci sono decine di pagine dedicate ad alcuni amministratori di Anzio, che al momento non sono indagati. Chi svolge un ruolo pubblico non può intrattenere rapporti con persone che sono dedite al malaffare o appartenenti a sodalizi criminali, discutendo di affari che attengono alla pubblica amministrazione: di appalti, di lavori pubblici. Questo comportamento è politicamente gravissimo”.

“Una cosa che dobbiamo dire anche noi oggi- ha affermato Luca Brignone di ApA- è che la commissione può sciogliere anche in assenza di elementi di rilievo penale, ma è vero anche il contrario, perchè c’è una componente di discrezionalità, perchè è un voto che passerà attraverso un ministro e un consiglio dei ministri, e sappiamo che ci sono stati casi di comuni che non sono stati sciolti nonostante ci fossero tutti gli elementi. Questo non perchè vogliamo che il comune venga sciolto a tutti i costi, ma perchè abbiamo il sentore che la politica non abbia minimamente imparato la lezione. La politica in questi anni ha ignorato tutti quei segnali, e li sta continuando ad ignoare, perchè le persone coinvolte stanno ancora tutte là, i consiglieri citati in questa inchiesta restano a loro posto”. “Anche le dimissioni che ci sono state non state motivazioni di natura etico-politica, hanno detto ‘noi ci dimettimao perchè con la commissione non riusciamo fare il nostro lavoro’.

Per Alessio Guain M5S :”il malcostume è una delle cause per cui la mafia si insedia e sceglie un territorio a posto di un altro non solo una questione economica, ma è soprattutto una questione di malcostume, quel modo di fare di chiedere il favore all’amministraore locale o chiedere aiuto per accelerare una pratica, questa cosa sembra una sciocchezza ma è causa primaria che fa si che il cittadino si abitui a dinamiche non corrette, e quìndi si tende a percepire acnhe la mafia e la malavita come una cosa, che si usa, si fa, è normale che se io devo chiedere ad un amico assessore come risolvere un problema, la mafia alla fine questo fa, ma mafia cerca di risolverlo in modo criminoso e quindi si va ad inserire in quei sistemi dove c’è economia”. “E’ importante modificare i regolamenti comunali tanto da semplicare le procedure amministrative per evitare il poter chiedere il favore e di conseguenza il possibile voto di scambio o l’atto di corruzione”.

Sul grave problema del dilagare della droga è interventuta Maria Teresa Russo ” La comunità di questa città è stata ferita profondamente da questa inchiesta, e da quello che è emerso con tutti questi arresti, e poi tutte le operazioni antidroga, una comunità fortemente minata da questa presenza criminale, la cosa mi preoccupa tanto, questa mentalità di nascondere sempre le cose negative sotto il tappeto. Questa presenza della droga, le tante persone beccate con la droga, ho fatto presente in consigliuo comunale che soprattutto negli ultimi due anni cè un consumo crescente di droga nei giovanissimi, con prezzi bassi. Fenomeno aggravato dalle scelte amministrative come quelle di voler organizzare il quartire della movida, non perchè sia contro i locali notturni, ma creare una situazione del genere, in una città dove c’è il problema droga, porta a problemi difficilmente gestibili, con gente che la scorsa estate scappava dal centro perchè era invivibile”.

Il convegno si concluso con domande e interventi del pubblico.