Scomparsa Giorgio Pasetto: il cordoglio della politica

“Con grande dispiacere ho appreso della morte di Giorgio Pasetto. Ho avuto modo di conoscere Giorgio durante il mio percorso politico e di lui ho sempre apprezzato la correttezza, la schiettezza e l’integrità. Ricordo lunghe chiacchierate sulle nostre culture politiche differenti che si dovevano incontrare e collaborare per il bene comune e i suoi continui richiami a pensare al ‘ceto medio’. Credeva nell’unità. Pasetto negli anni 90 è stato Presidente della Regione Lazio per due anni e con professionalità ha dedicato il suo impegno a un’esperienza che richiede la totale dedizione. E’ un lutto dunque anche di un una parte di storia della nostra comunità che colpisce tutti”. Lo scrive in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Un caro amico. Una bella persona. Un pezzo pregiato di classe dirigente. Legato alla sua Anzio di cui fu il più giovane sindaco. Ciao Giorgio, ci mancherai”. Così in una nota di Stefano Fassina deputato di Leu.

“Con Giorgio perdiamo un amico e un testimone autentico dei valori del cattolicesimo democratico che sapeva lottare per portare avanti le sue idee. Mi stringo al dolore della famiglia in queste triste giornata“. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

“La scomparsa di Giorgio Pasetto è una grande perdita per tutto il mondo politico. Da Presidente della Regione Lazio seppe governare con professionalità e passione. Alla sua famiglia e ai suoi cari le mie più sentite condoglianze”. Così Marco Vincenzi, Presidente del Consiglio regionale del Lazio.

A ricordarlo anche Bruno Astorre, segretario regionale del Pd nel Lazio : “Giorgio per me, prima di tutto, era un amico. Ho avuto la fortuna di collaborare con lui, ammirandolo da vicino. Un uomo gentile, capace, competente e con una visione politica che non aveva eguali. Il suo intuito, nel ‘95, ci fece puntare su Piero Badaloni e consentì al centrosinistra di vincere nel Lazio in un momento storico in cui la destra sembrava inarrestabile”.

“Pasetto è stato un maestro della politica locale. Sempre impegnato nel sociale ha avuto un attivismo senza pari. Vero protagonista della politica nazionale. Ha appassionato alla buona politica tantissimi giovani che hanno cercato di seguire il suo impegno civico con lo stesso spirito”. Scrive in una nota Aurelio Lo Fazio